Scuole occupate, nessuna retromarcia sulle sanzioni agli studenti: “Ci sono 500mila euro di danni. Qualcuno deve pagarli”

Il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio, Rocco Pinneri, conferma la linea dura sulle denunce (e richiesta di risarcimento dei danni) nei confronti degli studenti che prima di Natale avevano occupato diversi istituti. “Una cosa è manifestare democraticamente, un’altra violare il diritto all’istruzione” ha detto. Oggi nuovo incontro con il movimento de “La Lupa”.

“Non si torna indietro, perché sono convinto di dover tutelare il diritto all’istruzione di tutti i ragazzi, anche di chi la pensa diversamente da chi ha deciso di occupare. Quelli che non hanno condiviso lo strumento, pur condividendo magari i motivi delle proteste. Non c’è bisogno di occupare se si vuole parlare dei problemi della scuola”. Nessuna marcia indietro sulla circolare inviata ai dirigenti scolastici prima di Natale che prende posizione sul tema occupazioni delle scuole di Roma e provincia. A chiarirlo ufficialmente è il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Rocco Pinneri, in un’intervista stamane al quotidiano Il Tempo.

Pinneri ha ricevuto martedì una delegazione degli studenti del movimento della Lupa, in fibrillazione dopo la raffica di sanzioni disciplinari comminate agli occupanti da parte dei presidi, e oggi ci sarà un altro incontro con i ragazzi per affrontare i problemi della scuola.

“La spesa relativa ai danni nelle scuole conseguenza delle occupazioni ammonta a circa mezzo milione di euro, tra furti e vandalismi. Abbiamo rimarcato ai dirigenti scolastici – prosegue Pinneri- di chiedere il risarcimento ai responsabili che sono stati individuati. Una cosa è manifestare democraticamente, un’altra violare il diritto all’istruzione. Occupare non è accettabile perché chi vuole seguire le lezioni ha il diritto di farlo, e perché ci sono anche gli studenti con disabilità, autistici etc. E a loro più degli altri serve continuità didattica”.

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