Sapienza, Bologna e Padova le tre migliori università italiane secondo la classifica Artu. Nel mondo a guidare è Harvard

Pubblicata la classifica redatta dall’University of New South Wales di Sydney che unisce in un unico indice i tre ranking mondiali più influenti: Quacquarelli Symonds (Qs), Times Higher Education (The) and the Academic Ranking of World Universities (Arwu). La prima italiana, La Sapienza di Roma, si piazza al 155esimo posto, l’ultima (il Politecnico di Torino) al 370esimo.

Sapienza, Bologna e Padova: è questo il podio delle migliori università italiane secondo secondo Artu (Aggregate Ranking of Top Universities), una nuova classifica globale dei quattrocento atenei migliori al mondo, stilata dopo aver considerato i dati di oltre duemila università. Artu, redatta dall’University of New South Wales di Sydney, unisce in un unico indice i tre ranking mondiali più influenti: Quacquarelli Symonds (Qs), Times Higher Education (The) and the Academic Ranking of World Universities (Arwu).

La classifica si riferisce al 2021 e colloca l’Università Sapienza di Roma (155), l’Alma Mater di Bologna (167) e l’ateneo di Padova (196) nei primi duecento posti della classifica. Seguono poi il Politecnico di Milano (214), la Statale di Milano (227) l’Università di Pisa (280), il San Raffaele (292), Milano-Bicocca (303), Federico II di Napoli (318) e Torino (320), mentre chiudono la classifica degli atenei italiani l’Università di Firenze (312), Trento (339), Tor Vergata (355) e Politecnico di Torino (370).

Le migliori università in assoluto secondo la classifica Artu sono Harvard, al primo posto, seguita da Stanford e a pari merito MIT e Oxford al terzo posto. I primi due atenei italiani migliorano il piazzamento ottenuto nell’edizione 2020 del ranking: la Sapienza, infatti, era 162esima seguita da Bologna (166) mentre Padova perde due posizioni passando da 164esima a 196esima.

Total
10
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Scuole occupate, nessuna retromarcia sulle sanzioni agli studenti: "Ci sono 500mila euro di danni. Qualcuno deve pagarli"

Next Article

L'Europa premia i ricercatori italiani ma non l'Italia

Related Posts