Raid vandalico davanti alla sede dell’Usr a Roma: scritte e fumogeni contro le denunce agli studenti per le occupazioni

Questa notte il movimento studentesco “La Lupa” ha messo a segno un blitz davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio per protestare contro la circolare del direttore generale che invitava i presidi a denunciare gli studenti che avevano dato vita alle occupazioni degli istituti nelle scorse settimane. In alcune scuole romane sono già stati presi i primi provvedimenti e avviate le procedure per le richieste di risarcimento dei danni.

Blitz questa notte di un gruppo di studenti del movimento studentesco “La Lupa” davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio a Roma. Fumogeni rossi e scritte sui muri della sede per contestare la circolare in cui il direttore generale dell’Usr, Rocco Pinneri, ha invitato i dirigenti scolastici a intraprendere provvedimenti disciplinari verso gli autori delle occupazioni.

“Con l’appuntamento di questa notte abbiamo voluto ribadire non solo il nostro dissenso e l’assurdità di questi provvedimenti disciplinari ma soprattutto che ad occupare le proprie scuole sono stati migliaia di studenti, gli stessi e le stesse che in questo periodo si sono riuniti sotto un’unica bandiera, un unico movimento, la Lupa. Non sarà di certo la repressione nelle scuole o le sospensioni di alcuni studenti a fermare un movimento che coinvolge più di 60 scuole a Roma e che presto arriverà in molte città d’Italia” si legge sulla pagina Facebook del movimento dove è stato anche postato un video in cui si vedono gli studenti imbrattare la sede dell’Usr con bombolette spray, lanciare vernice contro il portone d’ingresso e accendere fumogeni, oltre ad esporre lo striscione con la scritta “Usr alla repressione rispondiamo con la lotta”.

Le sanzioni contro gli studenti che hanno dato vita alle occupazioni stanno riguardando alcune scuole romane: dal Pirelli, al Virgilio e al Nomentano. In quest’ultima scuola sono i danni provocati dalle occupazioni ammontano a diverse migliaia di euro, a cui si aggiungono i 4 mila euro spesi per sanificare gli ambienti. Spese che adesso l’istituto pretende dai ragazzi.  

“Stiamo procedendo con i provvedimenti disciplinari di chi ha occupato la scuola. Sono stati individuati dalla polizia solo due ragazzi: uno per la succursale ed un altro per la centrale, entrambi maggiorenni. Hanno ricevuto una sanzione simbolica, un giorno di sospensione con obbligo di frequenza, che contestano, insieme agli altri compagni del collettivo in loro difesa, poiché non sarebbero gli unici ad avere occupato. Ma io a farli passare per martiri dopo i danni subiti, non ci sto – ha spiegato all’AdnKronos Giulia Orsini, dirigente scolastica del liceo scientifico statale Nomentano – Sono basita dall’atteggiamento dei ragazzi che hanno protestato questa notte contro l’Usr. Aspettarsi che non ci siano sanzioni vuol dire essere convinti che tutto sia consentito e che ognuno possa agire liberamente come vuole, impunito. Tanto più che sono somme che la scuola non ha: io ho appena comprato sanificatori dell’aria per 64 classi, a 1.000 euro l’uno. Comprendo il loro malessere, ma serve comprensione”.

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