Pronti gli aumenti per le borse di studio: per gli studenti fuori sede ci sono 900 euro in più

Il decreto del Ministero dell’Università che fissa i nuovi criteri per l’assegnazione delle borse di studio è al vaglio della Corte dei conti e sta per entrare in vigore. Previsto un aumento medio di 700 euro per ogni studente ma per alcuni casi gli importi saranno anche superiori: per chi studia lontano da casa e non è assegnatario di un posto letto l’assegno passerà da 5.257,74 a 6.157,74 euro.

Fino a 900 euro in più per ogni studente: è quanto prevede un decreto del Ministero dell’Università per cercare di aumentare il peso delle borse di studio. Il testo, attualmente all’esame della Corte dei conti, fa leva sulle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e mette sul piatto 500 milioni in tre rate (166 nel 2022, 167 nel 2023 e 167 nel 2024) che hanno come obiettivo dichiarato quello di portare ad oltre 330mila i beneficiari (oggi sono 256mila) delle borse di studio nel nostro Paese.

Dall’anno accademico 2022/23 quindi ci sarà un aumento medio di 700 euro ma le differenze sono tante e riguardano e cambiano di caso in caso. Per esempio, per gli studenti fuori sede che non sono titolari di un posto letto l’aumento dovrebbe essere di 900 euro: in questo modo l’ammontare di ogni singola borsa di studio passerebbe da 5.257,74 a 6.157,74 euro.  

Faranno un bel balzo in avanti anche gli studenti che sono iscritti a un’università vicino casa, che vedranno crescere del 25% l’importo della loro borsa di studio: da 1.981,75 euro a 2.481,75. Poi ci sono i pendolari, che oggi beneficiano di una borsa di 2.898,51 e dall’anno prossimo, se i magistrati contabili non avanzeranno rilievi sugli importi decisi dal Mur, si assesteranno a 3.598,51 euro, con un guadagno del 24%.

Come riporta il Sole 24 Ore mentre l’aumento delle borse sarà immediato quello dei beneficiari avverrà in due tempi. In base al cronoprogramma del Pnrr, entro il 2023, si punta a passare da 256mila a 296mila beneficiari, per poi arrivare a 336mila nel 2024. La crescita dipende sia dalle risorse di volta in volta disponibili (oltre ai 500 milioni del Pnrr vanno considerati anche i 450 del piano React-Eu e i 660 della legge di bilancio 2021), sia dai nuovi requisiti contenuti nel Dm. Al suo interno il valore massimo per accedere al sussidio verrebbe fissato a 24.335,11 euro per l’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) e a 52.902,43 euro per quello patrimoniale (Ispe). Per fare un confronto, quest’ anno, cioè nel 2021/22, l’asticella è fissata, rispettivamente, a 23.626,3 euro per il primo e a 51.361,58 per il secondo.

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