Scuole aperte d’estate, i sindacati non si fidano: “Risolvere prima criticità storiche”

Sicurezza, organici e stabilizzazione dei precari: i sindacati chiedono chiarezza al ministro Bianchi dopo l’annuncio del “Ponte per la scuola”.

Un programma ancora tutto da scrivere, con poche luci e molte ombre. I sindacati della scuola non sono del tutto convinti del “Piano estate” annunciato ieri dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Tanti ancora i nodi da sciogliere a cominciare dal coinvolgimento dei docenti, passando per il rischio che l’apertura estiva delle scuole possa dare il via libera a quello che la Cgil chiama “supermarket delle occasioni” per il coinvolgimento di soggetti terzi magari tramite appalti per poter garantire il personale all’interno delle scuole. Insomma, è appena nato ma il “Piano estate” resta ancora un grande punto interrogativo.

“Le criticità del nuovo piano, a partire dai temi che non affronta, non ci impediscono di cogliere come, dopo un anno scolastico tormentato da sospensioni e riaperture, dad e difficoltà di gestione, l’opportunità della ‘scuola estiva’ rappresenti una risposta positiva e inedita all’esperienza di questa lunga fase di pandemia – spiegano dalla FLC della Cgil – Tuttavia il “Piano Estate”, presenta ad oggi alcuni limiti oggettivi per la sua realizzazione concreta. Infatti è tutto contenuto per ora in una nota ministeriale, uscita senza quell’approfondito e necessario confronto con il mondo della scuola, coi suoi protagonisti e i suoi rappresentanti, in assenza di protocolli di sicurezza, di indicazioni sulle modalità di reclutamento e di garanzie contrattuali per le lavoratrici e i lavoratori”.

Per la Cgil “gli oltre 500 milioni messi a disposizione non sono pochi, per questo si deve procedere con rigore e concretezza: oltre alle finalità occorre guardare alla fattibilità e alla realizzazione materiale dei progetti, intrecciandoli con la complessità delle attività già programmate dalle scuole e prevedendo risorse e tempi adeguati per la progettazione e per poter intraprendere percorsi corretti dal un punto di vista partecipativo e tecnico. Occorre per questo evitare che diventi il supermarket delle occasioni o la caccia ad appalti, trascurando risorse professionali competenti che già operano nelle scuole. Per questo ci aspettiamo già nei prossimi giorni l’apertura di un confronto sulle azioni da intraprendere, l’avvio urgente dei lavori per un ‘Patto per la Scuola’ che faccia da cornice ai singoli provvedimenti e uno specifico decreto per affrontare le emergenze da noi rappresentate in diverse occasioni. Bisogna oggi e con urgenza, trovare le soluzioni ai problemi complessi che da tempo riguardano la nostra scuola: la sicurezza, gli organici e la stabilizzazione dei precari per settembre, altrimenti rischiamo che la scuola estiva sia un ponte verso un nuovo caos” conclude il sindacato.

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