Il Recovery avvicina ITS e Università: “Il rischio è allontanarsi dal mondo del lavoro”

Con il Recovery Plan le università ottengono la governance degli Its. Per qualcuno è un errore perchè si potrebbe perdere il legame con le aziende.

Gli Its a guida universitaria che hanno trovato spazio nel Recovery Plan non piacciono a tutti. A storcere il naso è soprattutto quel mondo preoccupato che si vada a perdere il contatto diretto con il mondo del lavoro che in questi anni aveva decretato il successo degli Istituti Tecnici Scientifici.

Il Recovery Plan, infatti, stanzia 1,5 miliardi per rafforzare il sistema con l’obiettivo di aumentare il numero degli istituti, potenziare i laboratori con tecnologie 4.0 e almeno raddoppiare gli iscritti che oggi sono meno di di 19mila. Un piccolo granello di sabbia rispetto a quanto succede in Germania dove sono quasi 1 milione.

“Gli Its funzionano proprio perché non sono né università né formazione professionale, sono scuole particolari in cui la gestione viene assegnata ad una fondazione e il 70% dei docenti è composto da persone che vengono proprio dal mondo del lavoro – spiega Marco Bentivogli, ex segretario della Fim Cisl, oggi coordinatore dell’associazione Base Italia, intervistato da Radio Cusano Campus – Ora con il Recovery Plan le università ottengono la governance degli Its, e questo è un errore. Se io fossi il Presidente del Consiglio la prima cosa che farei sarebbe collegare il biennio Its all’apprendistato” ha concluso l’ex sindacalista. 

Total
1
Shares
Lascia un commento
Previous Article

UNINETTUNO, quando l'università è innovazione. "Abbiamo rivoluzionato il modo di insegnare su internet"

Next Article

Scuole aperte d'estate, i sindacati non si fidano: "Risolvere prima criticità storiche"

Related Posts