Scuola – I prof sono esausti: le richieste di pensionamento aumentano del 15%

professori in pensione richieste di pensionamento

Scuola: aumentano le richieste di pensionamento da parte dei professori. Questa l’indiscrezione che il quotidiano La Repubblica fornisce sulla base dei dati raccolti dal Ministero dell’Istruzione. Fino alla scorsa settimana, infatti, il Miur aveva ricevuto oltre 12.500 richieste di pensionamento (il 15% in più rispetto al 2013, quando gli nsegnati che lasciarono la scuola furono in tutto 10.860) e la cifra è destinata a crescere: la data ultima per presentare richiesta, infatti, è stata prorogata dal 7 al 14 Febbraio proprio per far fronte all’elevato numero di domande.

“Un chiaro messaggio di stanchezza da parte della categoria – ha commentato il segretario della Cisl scuola, Francesco Scrima – Chi va in pensione non lo fa a cuor leggero ma, secondo quanto ci risulta ascoltando ogni giorno i docenti, per frustrazione: insegnare oggi richiede fatica e impegno che non vengono riconosciuti. Ecco perché in tanti hanno deciso di andare via dalla scuola. E per questa ragione chiediamo al governo, al parlamento e alla politica di attivare tutte le azioni per il riconoscimento del lavoro degli insegnanti e di aprire il confronto per il rinnovo del contratto di lavoro”.

Con gli stipendi tra i più bassi d’Europa, il contratto scaduto dal 2009 e i pensionamenti rinviati a causa della riforma Fornero: docenti e personale Ata sono ormai sul piede di guerra da parecchio tempo.  “Gli insegnanti, appena raggiungono il requisito, fuggono dalla scuola – commenta Domenico Pantaleo, leader della Flc Cgil. Il perché è presto detto: tra tagli, disorganizzazione crescente e condizioni di lavoro sempre più gravose il pensionamento è un’ancora di salvataggio”.

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