Scritte omofobe sulle mura del liceo contro un quindicenne

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Sulla facciata dello storico liceo classico Tacito, nel quartiere Trionfale a Roma, è comparsa una scritta omofoba contro un neoeletto rappresentante d’istituto, un quindicenne omoesessuale dichiarato. Accanto alla scritta c’è una croce celtica, per indicare chiaramente e senza imbarazzi la provenenienza dell’insulto.

«Non fatemi passare per una vittima, perché io sono un ragazzo forte. Sono uno tosto che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Evidentemente chi ha fatto questa scritta non ha avuto il coraggio di insultarmi di persona e ha preferito sfogarsi vigliaccamente sui muri della scuola, pensando che nessuno potesse vederlo», ha detto il ragazzo a “Il Messaggero”.

Al momento non si ha idea di chi possa essere stato perché «in realtà non ho mai avuto litigi con nessuno qui», assicura il rappresentante che però ammette: «a volte ho avuto dei confronti ma sempre su questioni politiche, mai personali. Sono solo degli stupidi che pensano che in un liceo non possa esserci un rappresentante gay».

Una vicenda che non può fare a meno di ricordare il “ragazzo con i pantaloni rosa’, lo studente quindicenne di un liceo romano che si è impiccato perché preso in giro dai compagni di scuola.

«È una storia che mi ha rattristato molto – racconta il rappresentante del Tacito – È pensando a lui che ho deciso che non fosse giusto chiudere un occhio. È il primo pensiero che mi è venuto quando ho visto questa scritta. Poi ho pensato ad un altro ragazzo di Ischia che si era candidato rappresentante d’istituto e sulle mura del suo liceo ha trovato scritto: non votate il ‘frocio’».

La famiglia del ragazzo, ancora sotto shock, non ha ancora deciso de sporgere denuncia e senza questo atto la scuola non può visionare le registrazioni delle telecamere esterne dell’istituto, che potrebbero aiutare a individare i responsabili.

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