La genetica del cancro ha un segreto in meno. Per la prima volta gli scienziati ‘007 del Dna’ hanno mappato la telomerasi, il cosiddetto enzima dell’immortalita‘, la cui scoperta e’ stata premiata nel 2009 con il Nobel per la medicina.
Lo studio e’ pubblicato su ‘Nature Genetics’ e porta la firma di Stig E. Bojesen dell’universita’ di Copenhagen, ma il successo e’ frutto di un progetto internazionale che ha impegnato per 4 anni oltre mille ricercatori di tutto il mondo, con analisi su campioni di sangue prelevati da oltre 200 mila persone, e per il quale l’Ue ha messo sul piatto 55 milioni di corone danesi (oltre 7 milioni di euro).
Poiche’ si ritiene che la capacita’ delle cellule del cancro di replicarsi all’infinito sia legata a varianti della telomerasi, gli autori confidano che i risultati ottenuti possano aiutare la lotta ai principali tumori umani.
La telomerasi, ricordano gli studiosi, e’ una sorta di elisir di giovinezza delle cellule. L’enzima si comporta infatti come una specie di ‘custode’ dei telomeri, le porzioni finali dei cromosomi che, come cappucci protettivi, hanno il compito di proteggerne l’integrita’. Ma i telomeri, di fatto, indicano anche la ‘data di scadenza’ delle cellule: a ogni divisione cellulare si accorciano un pochino, mano a mano che si accorciano la cellula invecchia e, quando il tempo li ha consumati, significa che la cellula e’ arrivata al capolinea.
E’ come se ogni cellula avesse in mano un biglietto multicorsa per i mezzi pubblici, esemplificano i ricercatori. Ogni volta che la cellula si riproduce usa una corsa, e quando se l’e’ giocate tutte si ritira e va ‘in pensione’.
Ma nell’organismo ci sono cellule speciali (quelle sessuali, o altre cellule staminali) che hanno diritto a un numero di corse molto superiore, e che quindi possono attivare l’enzima telomerasi per riallungarsi i telomeri. Sfortunatamente le cellule del cancro hanno imparato il loro trucco, e sfruttano la telomerasi per mantenersi artificialmente giovani e in grado di riprodursi di continuo, invadendo organi e tessuti. Avere sequenziato il codice genetico della telomerasi, dunque, significa poter studiare nuovi modi per contrastare i tumori.