Scegliere Biotecnologie all’università, il docente: “Sostenibilità ambientale e circolarità carattestiche principali”

Cesare Manetti, presidente del Consiglio di Area Didattica in Scienze Biotecnologiche e Agroalimentari presso Sapienza Università di Roma: “Sfida che permette di non giocarci il futuro del pianeta”

Biotecnologie è da sempre un percorso di studio universitario all’avanguardia che mette insieme conoscenze di fisica, chimica, biologia e matematica. Perché scegliere questo percorso di studi? L’ìintervista al professore Cesare Manetti, presidente del Consiglio di Area Didattica in Scienze Biotecnologiche e Agroalimentari presso Sapienza Università di Roma.

Quali sono le conoscenze e capacità che uno studente dovrebbe avere per intraprendere un corso in Biotecnologie?

Buone basi del metodo scientifico, buone basi di matematica, fisica, chimica e biologia, buona conoscenza della lingua inglese

Quali sono le principali materie in cui dovrà cimentarsi uno studente?

Ci sono diversi tipi di biotecnologie: rosse, bianche e verdi. Le rosse si occupano di salute umana, le bianche di processi industriali, le verdi di agrobiotecnologie. A seconda della declinazione che si trova espressa in due corsi di laurea triennale (L-2 biotecnologie e biotecnologie agro-alimentari ed industriali) e tre di lauree magistrali (biotecnologie farmaceutiche, biotecnologie mediche, biotecnologie e genomica per l’industria e l’ambiente) le principali materie, specifiche per le biotecnologie, variano. Ad esempio si passa da immunologia a patologia vegetale nelle triennali, da farmacotossicologia a virologia e parassitologia molecolare a processi industriali.

Quali sono gli sbocchi professionali in cui uno studente può specializzarsi?

Anche in questo caso dipende molto dalla scelta del percorso. Le biotecnologie rosse formano persone pronte per essere reclutate in ambito biomedicale e nell’industria farmaceutica. Esempio sono i vaccini di ultima generazione che sono appunto “biotecnologici”. Le biotecnologie bianche forniscono figure al mondo del lavoro specializzate nei processi fermentativi su scala industriale (es. biocarburanti). Le biotecnologie verdi formano laureati pronti per essere impiegati nel mondo dell’agro-industria a partire dal miglioramento genetico delle piante alla sicurezza in ambito agro-alimentare.

Quali sono le prossime sfide della ricerca in questo ambito? 

La sostenibilità e la circolarità. Le biotecnologie devono dare alternative alla produzione industriale attuale usando quanto messo a disposizione dai processi naturali che da sempre riciclano, sprecano poco, producono cose utili per l’umanità. Quindi riciclare, usare poche risorse, produrre cose utili per l’umanità e l’ambiente.

Un augurio per le future matricole? 

Se scegliete le biotecnologie abbracciate una sfida che si gioca oggi e i cui frutti permettono di non “giocarci” il futuro del pianeta.

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