Poco più di un anno per vedere Roma Tre in versione digitale. Il rettore Guido Fabiani ha firmato ieri con il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, il Protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto “Università digitale”.
“Un pacchetto significativo per la digitalizzazione – ha spiegato il ministro – che abbiamo realizzato per dare un’anticipazione di quello che avverrà nel sistema universitario con il piano di e-government” da realizzare entro il 2012.
Il più giovane ateneo romano si affianca così alle altre università della capitale, La Sapienza e Tor Vergata, che hanno già siglato il documento che prevede l’accelerazione del processo di semplificazione amministrativa e di razionalizzazione dei servizi per gli studenti, per i docenti ed il personale tecnico e amministrativo: l’obiettivo è quello di accrescere l’efficienza della pubblica amministrazione puntando anche alla dematerializzazione dei processi, ovvero l’eliminazione progressiva della “carta” sostituita da servizi on-line. I tempi di realizzazione del progetto sono stati calcolati in poco più di 12 mesi dall’avvio operativo, la conclusione dei lavori è infatti prevista per aprile 2010. Il costo è stato indicato in circa 500-600 mila euro.
In particolare il Protocollo prevede di completare e potenziare la copertura Internet dell’intera area dell’ateneo anche attraverso l’adozione di tecnologie wireless; di introdurre la tecnologia Voip a favore del personale amministrativo, del personale docente e degli studenti.
E ancora, tra gli altri processi da semplificare e digitalizzare, quello dei rapporti studenti-famiglie e università, anche attraverso l’adozione di un unico strumento di autenticazione e accesso ai servizi e l’assegnazione ad ogni studente di una casella di posta certificata da utilizzarsi per ogni interazione amministrativa. “Siamo partiti dal polo romano, che rappresenta il 20% del sistema universitario italiano, per poi espandere la novità a tutti gli altri atenei”, ha aggiunto il ministro che ha anche sottolineato come i costi (in particolare per il servizio Voip che consente di utilizzare internet per le telefonate) “vengono ripagati nell’arco di un paio di anni”.
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