Rogo doloso e scritte ingiuriose contro la preside: a fuoco una scuola in provincia di Agrigento

Inquietante episodio accaduto questa notte in Sicilia: ignoti hanno dato fuoco all’istituto “Filippo Re Capriata”. Ritrovate anche scritte ingiuriose contro la preside della scuola. La sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia: “Trovare presto i colpevoli”.

Un incendio doloso, con tre diversi inneschi è stato appiccato la notte scorsa nella scuola “Filippo Re Capriata” di Licata, in provincia di Agrigento, in Sicilia. Nella struttura sono state anche trovate scritte di insulti nei confronti della dirigente dell’istituto che si trova in via Campobello. I roghi sono stati accesi uno al piano terra e altri due al primo piano. E sempre al primo piano, i poliziotti hanno trovato delle scritte di insulti nei confronti della preside. Il sospetto della polizia, che ha avviato le indagini per risalire ed identificare gli autori dell’incendio, è che il gesto sia maturato all’interno della stessa scuola.

La sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia ha chiamato la dirigente della scuola per esprimerle piena solidarietà da parte del Ministero. “Sono al suo fianco – ha detto in un post sui social – Nonostante il forte dispiacere la dirigente sta lottando con forza per una rapida soluzione. Il mio sostegno e la mia vicinanza vanno agli insegnanti, agli studenti e alle famiglie colpite da questo atto incivile e vergognoso. Sono certa che si troveranno presto i colpevoli, resto a disposizione delle autorità locali per dare il mio supporto da siciliana e da sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione”.

“Nel frattempo, purtroppo gli studenti dell’Istituto tecnico-professionale dovranno proseguire l’insegnamento in DAD fino a quando non sarà possibile riaprire l’edificio in sicurezza – ha proseguito la sottosegretaria all’Istruzione – Ancora una volta sono i nostri studenti a pagare il prezzo più alto, ragazzi e ragazzi che dall’inizio della pandemia devono trovarsi sempre più lontani dai banchi e dall’istituzione scolastica. A loro e alle loro famiglie si continua a chiedere un sacrificio altissimo. La scuola è un bene comune da rispettare, difendere e di cui prendersi cura e deve restare aperto per accogliere e accompagnare i giovani nel cammino verso la vita adulta e lavorativa. Il Ministero dell’Istruzione e i presidi delle scuole lotteranno insieme per lavorare a una trasformazione culturale e a una maggiore sicurezza negli istituti affinché questi episodi non si ripetano più” ha concluso Barbara Floridia. 

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