Rientro in classe: la scuola ricomincia il 12 settembre

Sul Covid non si dirada la nebbia di ipotesi che arrivano dal governo. E i problemi su mascherine, sovraffollamento, tracciamento, trasporto e ventilazione non sono state risolte.

La scuola ricomincia lunedì 12 settembre. Questo il giorno scelto dalla maggior parte delle regioni per la ripresa delle lezioni. Ma, essendo la data di inizio dei corsi di competenza regionale, ci sono studenti che torneranno sui banchi in anticipo per beneficiare poi magari di una sosta invernale più lunga e altri che cominceranno più tardi e avranno meno soste durante l’anno.

I primi a tornare in classe il 5 settembre sono bambini e ragazzi dell’Alto Adige, poi il 12 settembre sarà la volta delle scuole di Lombardia, Piemonte Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Trentino e Veneto, martedì entrano in classe gli studenti in Campania, mercoledì 14 toccherà agli istituti di Liguria, Calabria, Umbria, Molise e Sardegna. Infine il 15 giovedì sarà la volta della Toscana, dell’Emilia Romagna, del Lazio, della Marche e della Puglia. Aspetteranno l’inizio della settimana successiva – lunedì 19 settembre – gli studenti della Sicilia e Valle d’Aosta.

Scuola e Covid

L’attesa circolare del ministero delle Salute, che potrebbe allentare le regole oggi in vigore per l’isolamento dei positivi al Covid, “mi auguro che arrivi presto, perché questo significherebbe veramente arrivare a una convivenza con il virus. Convivere – ha spiegato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa – significa che, di fronte a positivi senza sintomi, si possa ridurre la quarantena e addirittura andare al lavoro, magari con una semplice mascherina, anche Ffp2. Altrimenti rischiamo di bloccare nuovamente il Paese”.

A meno di due mesi dalla riapertura delle scuole c’è ancora molta incertezza sulle linee guida e gli investimenti necessari per evitare la trasmissione dei contagi durante le lezioni in presenza. Le scuole sono finite poche settimane fa, a giugno, senza grosse novità rispetto al settembre del 2021. I problemi denunciati un anno fa da genitori, insegnanti e dirigenti scolastici sono sempre gli stessi: la scarsa chiarezza sull’utilizzo delle mascherine, il sovraffollamento delle classi, la mancanza degli insegnanti, le indicazioni poco chiare sui test e il tracciamento per gli studenti, le capienze sui mezzi di trasporto, i mancati investimenti sugli impianti di ventilazione. Problemi che ancora non vedono una reale risoluzione.

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