L’Europa vuole certezze per il ritorno in classe a settembre: “Subito i piani di emergenza in vista di una nuova ondata Covid”

La commissaria europea Stella Kyriakides ha messo nero su bianco in una lettera ai ministri della salute dei ventisette Stati che fanno parte dell’Ue l’esigenza di non essere impreparati in vista del ritorno a scuola. Difficile che si possa rinunciare alla mascherina in classe di fronte ad un nuovo aumento dei contagi.

Il conto alla rovescia è già iniziato, in Italia si discute da settimane di un avvio delle lezioni a settembre senza mascherine ma l’Europa vuole più certezze. In seguito alla nuova ondata di Covid, gli Stati Ue dovrebbero già da ora avere un piano per il ritorno a scuola e al lavoro sicuro: è una delle raccomandazioni che la Commissaria europea Stella Kyriakides ha messo nero su bianco in una lettera ai ministri della salute dei ventisette Stati che fanno parte dell’Ue.

“È importante preparare piani di emergenza prima di settembre, quando le scuole riapriranno e i cittadini torneranno al lavoro”, si legge nella lettera secondo una anticipazione dell’agenzia giornalistica Ansa. “Se la reintroduzione di interventi non farmaceutici (mascherine, distanziamento, ecc.) dovrebbe essere presa in considerazione ove necessario – prosegue Kyriakides – dovrebbe essere evitata la chiusura dei sistemi educativi investendo in sistemi di ventilazione efficaci negli ambienti educativi e occupazionali dovrebbe essere una priorità e l’estate offre la possibilità di apportare gli adattamenti necessari”.

Nel resto della lettera, la Commissaria torna a raccomandare ai governi di completare la campagna vaccinale e di preparare quella autunnale, costruendo un sistema di monitoraggio integrato su influenza stagionale e Covid, assicurando forniture adeguate di dispositivi medici per fronteggiare l’eventuale coincidenza di un’epidemia influenzale e di una nuova ondata di Covid.

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