Quarantena, genitori delle primarie contro il governo raccolgono 25mila firme

Ad oltre due settimane dal rientro a scuola è ancora caos su tamponi e quarantene. E si inizia a dubitare sui dati della Dad forniti dal ministro Bianchi

Regole meno stringenti per gli studenti delle scuole primarie dopo le proteste dei genitori, sono alcune delle ipotesi varate dal Governo. Tra queste ci sarebbe anche l’estensione alla scuola elementare delle regole di quarantena ora applicate alle secondarie, dove ci sono molti vaccinati.

Sono 1.021.173, pari al 27,93%, i bambini tra i 5 e gli 11 anni che hanno ricevuto la prima dose di vaccino, 258.996, pari al 7,08%, i bambini che hanno completato il ciclo vaccinale. Ancora troppo pochi. Al centro del dibattito rimane la questione della quarantena che impone uno stop di 10 giorni con obbligo di Dad nel caso di due positivi in classe. Senza, però, che vi sia distinzione tra chi è vaccinato e chi no. Una misura, denunciano i genitori, che non tiene conto delle regole previste fuori dalla scuola per chi è guarito o ha completato il ciclo vaccinale da 120 giorni o meno. Gli alunni delle primarie sono quindi costretti alla quarantena anche se guariti dal covid o vaccinati, più tampone di uscita molecolare o antigenico.

La protesta dei genitori delle primarie

Social e petizioni aperte sul web, come quella di Change.org che arriva a 25mila firme, dove i genitori chiedono una revisione del protocollo per le primarie su quarantena, didattica a distanza e tamponi. Nel caso di un positivo in classe, infatti, gli alunni devono sottoporsi al test non appena informati della positività e ad un altro al quinto giorno successivo. Con due positivi, è chiesto un tampone per l’uscita dalla quarantena.

Avere figli in quarantena o in Dad comporta un peso non indifferente per le famiglie che spesso si trovano in difficoltà con il lavoro. Le regole sono molto restrittive anche all’asilo e alla scuola materna, dove quasi nessun alunno è ancora vaccinato: un positivo in classe e si va in Dad. “Il paradosso è che la stessa quarantena, per guariti e vaccinati, non è obbligatoria se il contatto positivo è ad esempio un parente o in ambito sportivo. Per medie e superiori la Dad parte con due casi positivi, insieme alla quarantena, solamente per chi è guarito da più di 120 giorni, non ha concluso il ciclo vaccinale primario. Mentre dai tre positivi in classe la didattica a distanza scatta anche per la scuola secondaria.

La Dad va rivista?

Il governo punta sulla scuola in presenza per i vaccinati, forte della vaccinazione al 77% di ciclo vaccinale completo per la fascia d’età 12-19. Ma rimane scontro aperto tra mondo della scuola e il palazzo. L’associazione ‘Rete degli studenti medi’ ha smentito il ministro Patrizio Bianchi sui dati presentati alla Camera la scorsa settimana, accusandolo di “dare i numeri”. “Secondo le nostre rivelazioni dirette su alcune scuole campione il confonto non regge – affermano sui social gli studenti -, al liceo Plinio Seniore di Roma su 55 classi, 15 sono in presenza, 6 in Dad, 34 in Did (didattica mista ndr.) mentre per il Miur sono 45 in presenza, 4 in Dad, 6 in Did. Al liceo Cassini di Genova 4 in presenza, 6 Dad, 34 in didattica mista; per il ministro sono 36 in presenza, 3 in Dad, 5 in mista e così via”. Gli studenti hanno chiesto un incontro urgente con il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, denunciando che ” da più di sei mesi non convoca le associazioni studentesche nonostante i tanti temi ancora aperti”.

Intanto l’Inps ha prorogato al 31 marzo 2022 il termine per la fruizione del “Congedo parentale SARS CoV-2” per i genitori lavoratori dipendenti, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata e autonomi iscritti all’Inps con figli minori di 14 anni, positivi, in quarantena per contatto con positivo o in Dad, e senza limiti di età per i figli con disabilità grave. Il congedo dà diritto a un’indennità pari al 50% della retribuzione o del reddito a seconda della categoria lavorativa di appartenenza. Possono usufruirne anche i lavoratori in smart working astenendosi per i giovnai di congedo dall’attività lavorativa.

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