Sembra proprio che la tanto discussa condizione dei ricercatori stia finendo accantonata tra le ultime priorità dei ricercatori stessi. Ma cosa sta accadendo? Se lo chiedono specialmente gli studenti che, dopo un primo momento di “rabbia” per la sospensione degli esami, stavano appoggiando i ricercatori pur di ottenere un’università migliore.
Dal 5, fino a ieri 9 luglio, si è tenuta la settimana di mobilitazione che doveva concludersi con varie assemblee negli atenei. E invece, o per pigrizia o per il concomitante sciopero nazionale dei trasporti, si contano sulle dite di una mano le facoltà che hanno organizzato un dibattito. Vittorio Piccolo (nella foto), dell’associazione Apotema era presente all’assemblea svoltasi presso la Facoltà di Ingegneria: “Ricercatori? Veramente quasi non ce n’erano, la maggior parte della gente era composta da studenti che hanno avvertito la sensazione di dover fare qualcosa al posto loro”. Una situazione davvero strana se si pensa a ciò che si era detto nelle scorse settimane: blocco generale, assemblee ogni giorno, coinvolgimento della gente estranea all’università. Come molti fanno notare, nessuno ha rinunciato al proprio stipendio. “Questo poteva essere un ulteriore segno di protesta, sicuramente più valido dell’apostrofarsi scorrettamente durante l’assemblea” ci ha detto Piccolo. Ebbene si, perché da ingegneria pare proprio che una ricercatrice della Facoltà di Medicina e Chirurgia, una di Lettere e Filosofia e uno da Ingegneria abbiano iniziati a scambiarsi “graziosi complimenti” lasciando di sasso gli increduli spettatori.
Molto attivi, gli studenti, i docenti e i ricercatori dell’Università del Sannio che ieri si sono riuniti in Piazza Roma per mostrare il loro disappunto nei confronti di tutto ciò che sta accadendo. Proclamando il diritto allo studio sembrano davvero convinti nel voler portare avanti le loro idee con lo slogan “Non giocate col nostro futuro” che, come spiega il rappresentante degli studenti di Ingegneria Pina Iorillo (nella foto): “E’ la cosa a cui teniamo di più, il nostro futuro, non si può gravare su di esso”.
La situazione sembra essersi placata nella noia di continuare a protestare. Il prossimo importante appuntamento è previsto per martedì 13 luglio a Monte Sant’Angelo dove in una grande (speriamo!) assemblea si continuerà senz’altro a parlare… speriamo però con risultati concreti!
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