Premi per la ricerca: Italia quarta con 22 progetti. Solo due guidati da donne

Il Consiglio Europeo della Ricerca ha assegnato i finanziamenti (652 milioni di euro) ai migliori ricercatori per gli Advanced Grants. Il nostro Paese resta dietro a Germania, Francia e Gran Bretagna.

L’Italia si è classificata quarta, con 22 progetti finanziati, nella speciale classifica del Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) in base all’assegnazione di 652 milioni di euro a 255 ricercatori che lavorano in campi all’avanguardia: si tratta degli Advanced Grants, finanziamenti europei tra i più prestigiosi in campo scientifico. Prima del nostro Paese ci sono la Germania (con 50 ricercatori), Francia (31) e Gran Bretagna (28), ma se si considerano i progetti ospitati il l’Italia scende al sesto posto, alla pari con l’Austria. Di tutti i progetti di ricerca soltanto due sono guidati da donne.

Tra gli istituti comanda la classifica l’Università di Milano, con due finanziamenti. Seguono con un finanziamento l’Università Bocconi di Milano, la Scuola Istituzioni, Mercati e Tecnologie Alti Studi di Lucca, l’Ospedale San Raffaele e il Politecnico di Milano; e poi ancora, l’Istituto Universitario Europeo di Firenze, l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, l’Università di Bologna, l’Università di Roma Tre, l’Università di Padova e l’Università di Milano-Bicocca.

Dalla mappa dei più grandi buchi neri dell’universo allo studio dei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule, fino alla luce usata come ‘direttrice d’orchestra’ per le reazioni chimiche, i 12 progetti finanziati in Italia spaziano in campi molto diversi tra loro. “Le mie più sentite congratulazioni a tutti i beneficiari dei nuovi finanziamenti Erc – ha detto Iliana Ivanova, Commissario europeo per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù – Queste sovvenzioni non solo sosterranno i ricercatori più importanti nel superare i confini della conoscenza, ma creeranno anche circa 2500 posti di lavoro in tutta Europa. Questo investimento – alimenta la prossima generazione di menti brillanti: non vedo l’ora di vedere le scoperte che ne deriveranno e i nuovi progressi negli anni a venire”.

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