Una settimana di tolleranza: come era lecito aspettarsi dopo la bufera è tornato il sereno sul caso dell’obbligo per le scuole di terminare gli esami di riparazione entro il 31 agosto. Al termine della giornata di ieri, contraddistinta da un tam tam mediatico che aveva allarmato e non poco studenti e genitori sulla prospettiva di dover cambiare il proprio piano ferie per recuperare i debiti entro il mese di agosto, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha fatto chiarezza.
Pur ricordando che il termine ultimo per svolgere gli esami di riparazione resta quello del 31 agosto, è comunque tollerata una settimana di ritardo (quindi fino all’8 settembre) per garantire “la serenità di scuole e famiglie”.
“La regolamentazione del 2007, risalente all’ex Ministro Fioroni, prevede il 31 agosto come data per verificare che gli studenti abbiamo recuperato i debiti scolastici – ha specificato il ministero di Viale Trastevere – tuttavia in passato vi è sempre stata tolleranza fino alla prima settimana di settembre e comunque entro l’inizio delle lezioni. Per venire incontro alle necessità organizzative e garantire la serenità degli istituti scolastici e delle famiglie, il Ministro Giuseppe Valditara ha chiarito che non ci saranno modifiche alla prassi ormai consolidata nelle scuole”.
Una precisazione che il Ministero aveva inviato alle scuole lo scorso 15 giugno e che seguiva di due giorni quella con il termine perentorio del 31 agosto: una comunicazione che però non era presente sul sito del Ministero e che quindi ha contribuito a creare il corto circuito mediatico di ieri.
Ieri sera sul caso poi è intervenuto anche il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara: “Questa è la nota inviata dal Ministero a tutte le istituzioni scolastiche il 15 giugno relativamente agli esami di riparazione. Una nota talmente chiara da non meritare ulteriori commenti” ha twittato il ministro pubblicando proprio la lettera inviata alle scuole. Insomma, tutto è bene quel che finisce bene.
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