Napoli, sesso in cambio di esami all’università: prof di Giurisprudenza condannato per falso

Condanna a più di 5 anni per un docente di Procedura civile dell’Università Federico II di Napoli accusato di aver richiesto prestazioni sessuali ai suoi studenti per superare gli esami. I giudici hanno derubricato l’accusa di concussione sessuale ma hanno confermato il reato di falso.

È stato condannato a 5 anni, 6 mesi, 20 giorni di reclusione, con l’interdizione pubblici uffici, A.S, docente di Procedura civile che insegnava in diverse università italiane (tra le quali c’è anche la Federico II di Napoli) che era stato accusato di aver fatto superare esami a studenti e studentesse in cambio di prestazioni sessuali. Alla fine i giudici hanno derubricato alcune accuse a carico del prof (tra cui quello che riguarda la concussione sessuale) me lo hanno condannato per falso.

Al professore venne contestato di avere chiesto a numerosi studenti rapporti sessuali per poter superare gli esami, fatti che, secondo gli inquirenti, sarebbero avvenuti tra la primavera del 2019 e gli inizi del 2020. Secondo gli investigatori della Guardia di Finanza prima delle date degli esami si svolgevano incontri preliminari tra il professore e gli studenti, anche al di fuori dell’Università.

In alcuni casi accertati, gli esami risultavano svolti formalmente nella sede dell’università, ma non erano stati svolti in quel luogo o, in alcuni casi, non erano mai stati sostenuti. “Mi sembra comunque che – ha commentato all’ANSA l’avvocato Claudio Botti, legale del docente – le dimensioni delle indagini escono da questa sentenza profondamente ridimensionate”.

Il giudice ha anche rigettato la richiesta di provvisionale da 20mila euro formulata dall’Università Federico II che si era costituita parte civile al processo.

LEGGI ANCHE:

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

La fine della legislatura congela il nuovo contratto dei docenti: trattativa rinviata a data da destinarsi

Next Article

Elezioni 2022, quali sono le proposte dei partiti per i giovani?

Related Posts