Niente lezione il sabato e aule chiuse un giorno prima, almeno per il momento. Per mettere un freno al caro bollette un liceo scientifico lombardo, il ‘Banfi’ di Vimercate, in provincia di Monza e Brianza, ha deciso di rinunciare alla giornata di sabato e di introdurre la settimana corta nella didattica. Una decisione che il Consiglio d’istituto ha preso lo scorso venerdì, definendola “difficile” e “sofferta” e “non definitiva” ma “la Provincia ha chiesto senso di responsabilità e la scuola ha così deciso di fare la sua parte”.
Si tratta di una decisione che con il passare delle settimane anche altre scuole sparse per l’Italia stanno prendendo nonostante l’anno scolastico fosse cominciato all’insegna della rassicurazione, soprattutto da parte del Ministero dell’Istruzione, che non ci sarebbe stato impatto sull’organizzazione della didattica dovuta al caro energia, lasciando però agli istituti la libertà di scegliere se optare per la soluzione della settimana corta per risparmiare sul costo dell’energia.
Nel conto economico del riscaldamento delle scuole, in provincia di Monza, la previsione di spesa per il riscaldamento degli istituti sarebbe passata da 4 a 10 milioni di euro l’anno. Ad aggravare la situazione ci sarebbe il fatto che nel polo scolastico omnicomprensivo dove ha sede la scuola ci sono altri tre istituti che da tempo hanno adottato la settimana corta. E il grande impianto di riscaldamento centralizzato, per come è strutturata la sua operatività, deve lavorare a pieno regime, su tutti i plessi. Un dispendio energetico ritenuto ormai insostenibile alla luce degli ultimi, e costanti, rincari.
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