Molestie al liceo, anche la ministra Bonetti chiede un’indagine rigorosa: “Le ragazze hanno avuto coraggio a denunciare”

La ministra per le Pari opportunità, Elena Bonetti, plaude al coraggio delle studentesse del liceo “Valentini-Majorana” ed esprime loro massima solidarietà. “Serve una seria inchiesta da parte del ministero in quell’istituto. Le istituzioni esistono per servire i cittadini non per difendere se stesse”.

“Plaudo al coraggio di queste ragazze di Cosenza, alla loro forza nel denunciare le violenze. Dimostrano di avere finalmente gli anticorpi necessari nel riconoscere e rifiutare molestie e sessismo. Adesso spetta al ministro dell’Istruzione Bianchi e nel caso alla magistratura verificare i fatti e agire di conseguenza. Ci deve essere un’inchiesta rigorosa. Però un dato è certo: questa generazione di ragazze non vuole più subire”. Anche la ministra per le Pari opportunità, Elena Bonetti, interviene sul caso delle presunte molestie subite da alcune studentesse del liceo scientifico “Valentini-Majorana” a Castrolibero in provincia di Cosenza.  In un’intervista al quotidiano Repubblica la ministra Bonetti si dice solidale con le ragazze che hanno avuto il coraggio di denunciare gli episodi di molestie anche grazie alla pagina Instagram “Callout”.

“Su questi casi deve essere fatta chiarezza e sono certa che il ministro dell’Istruzione andrà fino in fondo. Vedo però una forte emersione di coscienza da parte di queste giovani rispetto alla violenza di genere. È un fatto culturale. Mi hanno colpito le parole della ragazza che ha denunciato: ‘Ero bloccata dal fatto che non riuscivo a distinguere tra porcherie e galanterie’. Poi però ha capito. In questo senso è una emersione di coscienza e su questo si deve lavorare nelle scuole: aiutare le ragazze ma anche i ragazzi a riconoscere la violenza di genere e tutti i tipi di violenza”.

“È una storia antica che si ripete – prosegue la Bonetti riferendosi alla cultura sessista della scuola delle ragazze e anche allo scetticismo con cui il mondo degli adulti si è confrontato dopo che la vicenda è stata denunciata – L’omertà nei confronti della violenza sulle donne, le donne e i minori che non vengono creduti. Per questo ci dovrà essere una seria inchiesta da parte del ministero in quell’istituto. Le istituzioni esistono per servire i cittadini non per difendere se stesse. Nel piano nazionale antiviolenza approvato nel novembre scorso ci sono delle voci specifiche dedicate alle scuole, in particolare sulla sensibilizzazione dei docenti perché aiutino e intercettino le vittime di violenza. Siamo di fronte a una generazione di ragazze che con coraggio ha preso la parola, ha denunciato, vuol dire che c’è una consapevolezza nuova, la decisione di non subire più né violenza, né sessismo. Pur nella drammaticità di questa storia è un fatto culturale importantissimo” ha concluso la ministra Bonetti.

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