Migliaia di ragazzi in piazza contro l’alternanza scuola-lavoro. A Napoli studenti si gettano vernice rossa addosso: “Bianchi si deve dimettere”

Da Roma a Torino passando per Bari, Palermo e Napoli: migliaia di studenti delle scuole superiori sono scesi in piazza per ricordare la morte di Giuseppe Lenoci e Lorenzo Parelli che hanno entrambi perso la vita mentre stavano svolgendo un tirocinio scolastico in azienda. Striscioni e slogan contro il ministro Bianchi. A Napoli vernice rossa sui corpi degli studenti davanti alla sede del Pd.

Da Roma a Torino, passando per Napoli, Bari e Palermo: la rabbia degli studenti contro l’alternanza scuola-lavoro stamattina è scesa in piazza in oltre 40 città d’Italia. Una protesta che va in scena a pochi giorni dalla tragica morte di Giuseppe Lenoci, lo studente di 16 anni morto in un incidente mentre stava facendo uno stage in azienda, ma che vuole ricordare anche quello che è accaduto a Lorenzo Parelli, lo studente di Udine colpito da una trave d’acciaio mentre stava svolgendo l’ultimo giorno di tirocinio formativo in azienda.

Una mobilitazione, quella degli studenti, che sta attraversando tutte le piazze principali del nostro Paese e che ha come comune denominatore la richiesta dello stop ai programmi di alternanza scuola-lavoro (adesso Pcto). Gli studenti non si fidano delle parole del ministro Bianchi che soltanto qualche giorno fa aveva annunciato una stretta sui programmi e un investimento sulla sicurezza. “Il ministro Bianchi si deve dimettere perché non è adeguato e rappresenta il nostro nemico” dicono i manifestanti che hanno esposto anche uno striscione proprio contro il ministro dell’Istruzione a Roma. “Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci sono vittime di un’Italia in cui muoiono tre lavoratori ogni giorno, e in cui si è deciso di mandare gli studenti a lavorare gratis nelle stesse condizioni. A 16 anni non si può morire di lavoro” dicono gli studenti.

Slogan e striscioni per far sentire la propria voce ma anche proteste simboliche: come quella andata in scena questa mattina a Napoli dove un gruppo di studenti questa mattina ha protestato fuori alla sede del Partito democratico in via Santa Brigida. Davanti al palazzo che ospita la sede locale dei dem, giovani attivisti vestiti da operai si sono spogliati degli abiti da lavoro e hanno versato sul loro corpo della vernice rossa. Alle loro spalle uno striscione con la scritta “C’at accis!. Le nostre mani sono sporche del vostro sangue“.

Intanto lunedì prossimo gli studenti e le studentesse saranno in audizione in Commissione Cultura alla Camera. “Una richiesta che ho fatto con forza nei giorni scorsi, in concomitanza con il senatore Verducci al Senato. Sono infatti convinto che sia urgente e necessario ascoltare le istanze degli studenti non solo per la stretta attualità, ma perché non possiamo ignorare cosa stia succedendo loro in questa lunga fase pandemica” ha detto il deputato del Partito Democratico Paolo Lattanzio, membro della Commissione Cultura.

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