Maturità, studenti davanti al ministero: “Inaccettabile non sapere nulla di certo”

I funzionari del ministero hanno incontrato una delegazione di studenti rassicurandoli che sarà posta attenzione su mascherine e un tentantivo di provvedimento in merito al bonus psicoloco ci sarà.

Gli studenti tornano a manifestare sotto il Ministero dell’Istruzione su mascherine, tamponi gratuiti e Maturità 2022. Oggi un nutrito gruppo di scuole superiori romane, e altre della provincia, come il liceo “J.F. Kennedy” e il liceo “Ugo Foscolo”, hanno chiesto a gran voce che le problematiche della scuola siano risolte al più presto.

“Non è accettabile che non sappiamo ancora nulla sulla Maturità 2022 quando siamo nella terza settimana del mese – afferma Flavio a margine della manifestazione -. La linea della manifestazione era quella di continuare ad andare a scuola in presnza ma di farlo in condizioni migliori. Ampliando il sistema di tracciamento e facendo tamponi gratuiti nei vari presidi sanitari”. Molti altri i nodi irrisolti che gli studenti chiedono a gran voce: “La fornitura della mascherine Ffp2 e i fondi per il sostegno psicologico tagliati da questo governo in legge di Bilancio”.

La risposta del ministero sulla Maturità

Come consuetudine, alla fine della manifestazione una delegazione di studenti ha incontrato i funzionari ministeriali: “Ci hanno rassicurato sulle forniture delle mascherine dicendo che al tema verrà data attenzione e che entro fine mese verrà reso noto come sarà l’esame di Maturità“. Riguardo al bonus psicologo, invece, la promessa che arriva dalle stanze del Ministro Bianchi è quella di “fare un tentativo con un bonus esterno che svolga la stessa funzione”. Magari inserendolo nel famoso decreto scuola paventato nelle ultime settimane. Sul tema negli ultimi giorni si sono mobilitate anche varie forze politiche. La Regione Lazio, ad esempio, ha stanziato di propria iniziativa 2,5 milioni di euro per dare una risposta agli studenti.

“L’agitazione del corpo studentesco è ancora viva ad una settimana dal rientro in classe – scrive in una nota l’associazione studentesca Rete degli studenti medi -. Sintomo che non è andato tutto bene, come dichiara il Ministro Bianchi. Si è trattata la scuola come contingenza e i risultati sono caso e limitazioni importanti al diritto allo studio. Serviva e serve ancora intervenire strutturalmente su numero studenti per classe, sistemi di areazione e trasporti”.

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