L’Italia e il Digital Divide: “Istruzione aperta per tutti i bambini”

 

digital divide

Tutti i bambini devono ricevere una buona istruzione. Le scuole sono le principali fonti di tale istruzione, ma per svolgere questo compito devono poter contare su insegnanti impegnati, ispirati e ben qualificati. È questo uno dei punti di partenza di “Aprire l’istruzione”, la nostra nuova iniziativa per permettere tanto agli insegnanti quanto agli studenti di cogliere i benefici della rivoluzione digitale nel settore dell’istruzione.

Oggi più del 60% degli alunni di nove anni nell’Unione europea frequenta scuole non ancora dotate di tecnologia digitale e il 70%degli insegnanti afferma di non ricevere la formazione che vorrebbe per poter utilizzare le tecnologie digitali in classe e nella preparazione delle lezioni. In molti casi i programmi scolastici non forniscono il quadro adeguato per l’uso di nuove tecnologie che facilitino l’apprendimento. E’ questo il punto centrale dell’intervento in Commissione Europea del Vicepresidente Neelie Kroes e della Commissaria Androulla Vassiliou sulla digitalizzazione delle scuola.

Le diseguaglianze nel connettere le persone nell’era digitale comportano diseguaglianze anche nell’istruzione. L’iniziativa”Aprire l’istruzione” mira a una migliore organizzazione dei nostri sistemi di istruzione in termini di didattica, contenuti e infrastrutture. Tutti e tre questi elementi sono necessari per ottenere i migliori risultati.

Non possiamo accettare un divario digitale in Europa. Sia a livello dell’UE che a livello nazionale dobbiamo destinare maggiori finanziamenti alle azioni necessarie per sostenere questi tre elementi. È soprattutto quando si tratta di didattica che la qualità dei nostri insegnanti assume la massima importanza.Abbiamo piena fiducia nei nostri insegnanti. Ora è il momento di aiutarli a sviluppare una nuova mentalità per integrare queste tecnologie nel processo di apprendimento.

Alcuni si chiedono se possiamo permetterci questo in un periodo di austerità, ma la domanda da porsi è piuttosto se possiamo permetterci di non farlo. Gli investimenti nell’istruzione sono quanto di meglio possiamo fare per i nostri giovani.

Gli insegnanti possono fare miracoli in classe e il loro lavoro ha un impatto straordinario sulla vita dei singoli e delle collettività.Ma in un mondo in cui i bambini vivono di tecnologie digitali occorre adattarsi per agevolare l’apprendimento in classe. Oggi gli insegnanti necessitano di nuovi strumenti per rendere interessanti le loro lezioni. Un prestigiatore si serve di un coniglio e di un cappello: nel XXI secolo sono le competenze e le attrezzature digitali ad essere gli strumenti fondamentali per la professione di insegnante.

Non possiamo accettare una situazione in cui gli insegnanti ritengono di non possedere conoscenze sufficienti per utilizzare le tecnologie digitali o in cui la tecnologia è percepita come una minaccia per il loro sapere e la loro autorità. Essi meritano di ricevere una formazione adeguata e di disporre delle giuste apparecchiature.

L’Unione europea può fare alcune cose semplici per aiutare, come mantenere il portale Open Education Europa (Istruzione aperta in Europa), che viene inaugurato questo mese. Il portale offre risorse utilizzabili gratuitamente e non vincolate da diritti d’autore intese a migliorare l’esperienza dell’apprendimento e dell’insegnamento digitali. È un luogo in cui gli insegnanti e gli studenti possono esplorare insieme o autonomamente.

E per quanto riguarda i finanziamenti? La Commissione europea sosterrà gli obiettivi dell’iniziativa “Aprire l’istruzione” grazie a fondi provenienti da Erasmus+, il nuovo programma dell’UE per l’istruzione, la formazione e la gioventù, da Orizzonte 2020, il nuovo programma per la ricerca e l’innovazione, e dai Fondi strutturali dell’UE. Il solo programma Erasmus+ erogherà decine di milioni di euro affinché le scuole e le università collaborino per cogliere i benefici della rivoluzione digitale. Tutti i materiali didattici finanziati da Erasmus+ saranno messi gratuitamente a disposizione del pubblico grazie a licenze aperte.

Le possibilità di finanziamento nel quadro dei Fondi strutturali e di Horizon 2020 saranno ancora più ampie: spetterà agli Stati membri e alle autorità regionali dare la priorità alle infrastrutture TIC e alla formazione degli insegnanti.

La nostra ambizione è che in Europa persone di tutte le età possano beneficiare dei nuovi metodi di apprendimento e diventare così più creative ed innovative, rafforzare il proprio spirito imprenditoriale e avere più possibilità di trovare un impiego.

L’iniziativa “Aprire l’istruzione” aiuterà gli insegnanti a riuscire il passaggio dal ruolo di guardiani a quello di guide del sapere e renderà l’istruzione più accessibile, in modo che tutti, dai banchi di scuola all’università della vita, possano salire sul treno della rivoluzione digitale.

Ecco il messaggio che desideriamo trasmettere a tutti gli insegnanti in occasione della Giornata internazionale degli insegnanti del 5 ottobre. È arrivato il momento di operare un vero cambiamento!

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