L'Imagery: pratica di visualizzazione come strumento di consapevolezza

Noi umani abbiamo una incredibile capacità: l’immaginazione.
La visualizzazione è un’abilità utile in molte attività cognitive: dal ragionamento al movimento, dalla memorizzazione alla capacità di astrazione.
Visualizzare non vuol dire “ricordare delle immagini”, ma costruirne di nuove partendo da quelle vissute.
Ma poiché “Mens sana in corpore sano” e cioè in un corpo in allenamento il cervello funziona meglio voglio osservare il cervello dell’atleta. Il cervello dell’atleta durante la visualizzazione ideomotoria dell’esecuzione di un movimento, invia impulsi neuromuscolari simili a quelli originati durante la messa in atto dello stesso movimento.  Una delle dimensioni chiave dell’abilità di Imagery è la vividezza ossia la capacità dell’atleta di provare, durante la visualizzazione dell’esecuzione di una tecnica le medesime sensazioni visive, uditive, cinestesiche che avverte durante l’effettiva esecuzione motoria della  tecnica stessa.
Immaginare aiuta le sequenze motorie reali e ne migliora l’esecuzione nella realtà. Mediante l’Imagery lo sportivo migliora la sua concentrazione e la sua resistenza, allontanando la distrazione, riducendo stress e ansia.
Immaginare mentalmente gesti motori o segmenti di prestazione sportiva, dapprima molto semplici e poi sempre più complessi permette di raggiungere migliori risultati nella performance. Aumentando del 70% la probabilità di esecuzione corretta del movimento.
Sviluppando script adeguati si puo’ costruire il percorso di Imagery appropriato alle esigenze dell’atleta rispetto alla sua disciplina sportiva.

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