Lezioni hot e ammiccamenti agli studenti: sospesa una giovane professoressa

Una docente dell’istituto “Corni” di Modena è stata denunciata per adescamento di minore e sospesa dal servizio. Avrebbe tenuto in classe atteggiamenti “sessualmente espliciti” con alcuni studenti e immortalati in un video in possesso della polizia.

Un video girato in classe da uno studente con alcune scene ritenute “sessualmente esplicite” sono costate la sospensione e una denuncia per adescamento di minore a una giovane professoressa. Siamo all’istituto tecnico “Fermo Corni” di Modena, lo stesso che qualche giorno fa era stato al centro delle cronache a causa dell’aggressione subita da un prof della stessa scuola perché aveva ripreso due studenti che stavano fumando.

Indagata per adescamento di minore

Adesso a fare scalpore sarebbe l’atteggiamento tenuto durante le ore di lezione da una docente che sarebbe solita rivolgersi ai propri studenti (tutti minorenni) in modo “ammiccante” e con atteggiamenti che rimandano chiaramente alla sfera sessuale. A testimonianza di ciò ci sarebbe – come racconta oggi il Resto del Carlino – un video che sarebbe già in possesso delle forze dell’ordine che hanno così avviato immediatamente un’inchiesta e che nelle prossime ore potrebbe portare a clamorosi sviluppi. Il video, a quanto trapela, sarebbe girato esclusivamente tra i telefonini dei ragazzi che frequentano l’istituto senza essere diffuso sui social network.

Il video non è stato pubblicato sui social

L’episodio risale a qualche settimana fa e sarebbe stata proprio la dirigenza scolastica ad informare le forze dell’ordine dopo essere venuta a conoscenza di una situazione poco “chiara” all’interno della classe assegnata alla professoressa. Immediatamente sono scattate le indagini della polizia che hanno portato, dopo qualche giorno, alla sospensione della docente che adesso risulta iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di adescamento di minore.

No comment dell’Ufficio scolastico provinciale

Veronica Tomaselli, dirigente dell’Ufficio scolastico dell’ambito territoriale di Modena, non ha ritenuto di rilasciare dichiarazioni proprio vista la delicatezza del tema e con l’obiettivo di tutelare la privacy degli studenti coinvolti, che sono tutti minorenni.

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