È un 2010 che guarda al Sud, quello del Ministro dello sviluppo Claudio Scajola. Un Sud diverso, più giovane e con maggiori attrattive. E la prima attrazione si chiama leva fiscale. Si punterà su questa per richiamare i giovani laureati e cervelli fuggiti all’estero o solamente al Nord.
Convinto che la formula possa funzionare, il ministro Scajola ha anticipato al quotidiano “La Stampa” alcuni dei focus del progetto “Piano per il Sud”, che verrà presentato tra qualche settimana dal presidente del Consiglio.“Abbiamo impostato il Piano insieme ai colleghi ministri – sottolinea Scajola – sul rilancio dell’impresa, del lavoro e del’iniziativa dei cittadini meridionali, soprattutto verso le centinaia di migliaia di giovani diplomati e laureati costretti ad un’emigrazione di necessità che fiacca senza speranza il Piano per il Sud”.
I primi ad essere coinvolti saranno quindi i giovani, soprattutto tutti coloro che hanno vissuto sulla loro pelle il fenomeno dell’emigrazione “lavorativa” e che oggi ricoprono posti di rilievo al Nord o addirittura all’estero. A sostenerli ci sarà la Banca del Mezzogiorno che attraverso l’emissione di obbligazioni a tassi agevolati potrà finanziare imprese e nuovi progetti.
Ma a non aspettarsi “sconti” dal 2010 è lo stesso ministro. “Credo – ha sottolineato al quotidiano torinese – che il 2010 sarà un anno comunque complesso ma meno difficile. È comunque il momento giusto per attuare riforme strutturali per porre le basi per un deciso recupero di competitività del Sistema Paese aprendo a una nuova fase di crescita sostenuta e duratura per la nostra economia”.