Laurea, presto spendibile in 47 paesi europei

Strasburgo dice sì ad una laurea valida ovunque. Con 572 voti a favore, 89 contrari e 7 astenuti, il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione che rilancia, con nuovi indirizzi, il cosiddetto “Processo di Bologna*”.

Strasburgo dice sì ad una laurea valida ovunque. Con 572 voti a favore, 89 contrari e 7 astenuti, il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione che rilancia, con nuovi indirizzi, il cosiddetto “Processo di Bologna*”. Ovvero la riforma universitaria europea alla quale aderiscono 47 Paesi.

 «L’obiettivo fondamentale è quello di assicurare ad ogni studente che si iscrive in un ateneo dei Paesi aderenti la validità in tutta Europa dei titoli di laurea conseguiti. Dal voto di oggi dell’europarlamento – ha precisato il relatore del provvedimento, l’ex ministro dell’università Luigi Berlinguer – l’Unione europea comincia a superare un enorme paradosso, quello di avere una moneta unica ma non una laurea valida ovunque».

*Questo processo ha lo scopo di introdurre un sistema di titoli accademici facilmente riconoscibili e comparabili, promuovere la mobilità degli studenti, degli insegnanti e dei ricercatori, assicurare un insegnamento di elevata qualità e introdurre la dimensione europea nell’insegnamento superiore.

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