L’attacco di Elena Cattaneo: “Il Paese sta morendo, si umilia la scienza e la cultura”

elena cattaneo

“L’Italia non è un paese per scienziati” – E’ questo il duro attacco espresso dalla rivista scientifica Nature Neuroscience, che pubblica le ricerche più importanti al mondo. Non vengono risparmiati al nostro Paese il taglio dei finanziamenti alla ricerca, le condanne per il terremoto de L’Aquila, il caso Stamina, la legge sulla sperimentazione animale.

“Il mondo della ricerca italiano è sotto attacco”, titola la rivista. E non si è fatta attendere, sullo stesso tema, il commento di Elena Cattaneo, eletta da Napolitano lo scorso 30 agosto 2013 senatore a vita.

“Il mondo ci guarda esterrefatto – scrive la Cattaneo su Repubblica. L’editoriale di Nature Neuroscience addita l’Italia come un esempio negativo a cui gli altri paesi occidentali devono guardare per evitare di fare la stessa fine. L’oggetto della reprimenda è la legge sulla sperimentazione animale votata dal Parlamento italiano che, di fatto, fermerà ogni sviluppo della ricerca biomedica, nel senso che comporterà un peggioramento delle capacità di lavoro dei nostri gruppi di ricerca. Peggiorerà la loro capacità di attrarre con la forza delle loro idee finanziamenti stranieri: nostri soldi che andranno quindi alle ricerche  –  anche sugli animali – degli altri Paesi. Ebbene, se si cercano risposte sul perché molti giovani, scienziati ma non solo, fuggono dall’Italia, ecco la risposta.

“Con queste leggi – prosegue la lettera -, il Paese non solo umilia la scienza e la cultura, ma umilia i nostri figli, suggerendo loro che il loro impegno e i loro studi a questo Paese non servono. Queste “non scelte” politiche lasciano frastornati i colleghi all’estero, abituati a lavorare con scienziati italiani internazionalmente stimati e competitivi. Ci chiedono: ma come è possibile che versi in condizioni così pietose il Paese dove lavorano Luigi Naldini, che a Milano ha messo a punto un’avanzatissima terapia genica che utilizza alcuni virus modificati, o Michele De Luca che con il suo Centro di Medicina Rigenerativa a Modena, insieme al San Raffaele, ha sviluppato trattamenti straordinari con staminali per due condizioni di malattia, oppure Giacomo Rizzolatti, un neuroscienziato che alla soglia della pensione ha sbaragliato la ferrea competizione dello European Research Council e che tutto il mondo ci invidia per la spettacolare scoperta dei neuroni specchio (usando scimmie) e che ora punta a capire l’autismo. Potrei andare avanti a lungo. Forse non tutti si rendono conto di quanto arido sia il nostro deserto”.

“Gli stranieri che ci offrono opportunità lontano da qui si chiedono perché continuiamo a restare. E si prendono i nostri giovani. Ma noi, meno giovani, continuiamo a sentire il dovere di restare e lottare, anche in nome di una Costituzione che prevede il diritto di fare ricerca. Avendo conosciuto, anche sulla mia pelle, lo sfacelo di leggi antiscientifiche, mi chiedo come l’Italia riesca ancora a dare alla luce a scoperte e scienziati così unici al mondo”.

La Cattaneo conclude con un’esortazione forte: “Signor Presidente del Consiglio, Signor Presidente della Repubblica, non so dirvi per quanto resisteremo. Bisogna far qualcosa. Il Paese muore”.

Raffaele Nappi

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