L’appello della ministra Messa: “Confronto onesto per sfuttare tutte le opportunità del Recovery”

La ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, oggi in un intervento sul Corriere della Sera parla dei nuovi obiettivi da raggiungere.
MARIA CRISTINA MESSA MINISTRO

“Dobbiamo lavorare tutti perché nel sistema della formazione e ricerca torni o si rafforzi la fiducia fra le persone, docenti, tecnici, ricercatori, manager, amministrativi”. È l’appello lanciato oggi dalla ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa dalle pagine del Corriere della Sera.

In un intervento pubblicato dal quotidiano milanese, la ministra traccia una road map degli interventi che atenei ed enti di ricerca italiani dovranno affrontare per sfruttare al meglio le opportunità aperte dal Recovery Plan e per cercare di indirizzare al meglio quella transizione che deve riguardare anche il mondo dell’università, forse da tropo tempo ingessato in un vestito ormai troppo datato.

Un’analisi, quella della ministra Messa, che parte dalle tante contraddizioni presenti nel sistema italiano: “Dei ritardi e dei divari accumulati nel tempo dall’Italia rispetto ai Paesi che riteniamo nostri competitori si scrive e discute da decenni – scrive – dalla modesta partecipazione dei giovani ai percorsi universitari alla non differibile necessità di nuove e diffuse competenze, all’ancora non raggiunta parità di genere nel mondo scientifico. Dai bassi livelli di investimenti in ricerca e innovazione, all’insufficiente interazione tra università, enti di ricerca e industrie, un’interazione fondamentale per rappresentare una massa critica competitiva a livello internazionale, soprattutto nei settori delle nuove tecnologie e delle frontiere della ricerca”.

Poi gli obiettivi che il mondo dell’università e della ricerca sta cercando di attuare: “Stiamo migliorando le politiche di orientamento per aumentare il tasso di transizione dalla scuola all’università così come le misure per il welfare studentesco, dagli alloggi alle borse di studio.  Dobbiamo aumentare – aggiunge la ministra Messa – qualificare e innovare i percorsi universitari e di dottorato, alcuni dedicati alla transizione digitale e ambientale; stiamo la- vorando per rafforzare la ricerca, diffondendo modelli innovativi, sia per quella fondamentale sia per quella applicata, condotta sempre più in sinergia tra università, conservatori, accademie, enti di ricerca e imprese; dobbiamo fare in modo che sia meno complicato di quanto è oggi creare un ponte tra la conoscenza scientifica generata in infrastrutture di ricerca di alta qualità e il settore economico”.

Per raggiungere questi obiettivi però secondo la ministra Messa servono semplificazioni e riforme ma soprattutto “un confronto onesto, che aiuti a costruire un Paese alla portata della nostra Next Generation e che accompagni tutti i cittadini a comprendere quanto la buona ricerca, ovvero quella che segue il metodo scientifico ed il confronto fra pari, possa arricchire ogni giorno la comunità”.

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