La versione di Seneca, talebani e Martin Luter King: ecco le tracce più scelte dalle scuole per la seconda prova della maturità

Ieri i 520mila studenti che hanno svolto la seconda prova dell’esame di maturità hanno impiegato in media tra le 4 e le 6 ore. Seneca e Tacito i più gettonati nei licei classici. I risultati avranno un peso minore rispetto al passato (solo 10 su 100). Il ministro Bianchi: “L’anno prossimo torneremo alla vecchia impostazione ma disponibile ad introdurre ulteriori novità”.

Seneca e Tacito al classico; equazioni parametriche di una parabola, integrali, problemi di geometria allo scientifico; la globalizzazione a Scienze Umane. E poi: il discorso alle Nazioni Unite del 12 luglio 2013 del più giovane premio Nobel per la pace, Malala, il regime talebano, Martin Luther King, l’importanza del viaggio e vantaggi e svantaggi dell’uso dei cellulari nei testi in inglese proposti ai ragazzi del linguistico.

Sono questi alcuni degli argomenti che sono andati per la maggiore durante la seconda prova dell’esame di maturità che è andata in scena ieri in tutta Italia coinvolgendo 520mila studenti. La maggior parte di loro ha terminato ieri, in un tempo che variava dalle 4 alle 6 ore in media, ma ci sono i licei artistici dove la prova dura tre giorni, prevedendo elaborazioni scritte, grafiche, pratiche compositive, musicali e coreutiche.

Una prova, quella di ieri, che avrà un peso minore rispetto a quanto è successo negli anni scorsi (esclusi ovviamente i tempi della pandemia). Non più valore venti ma dieci su 100, a testimoniare una sorta di esame light e che potrebbe anche rappresentare una sperimentazione in vista di una riforma della maturità anche per i prossimi anni. Possibilità a cui ha fatto cenno anche il ministro Bianchi. “Quest’anno abbiamo agito sulla base di un’ordinanza che era legata all’emergenza, finita la quale torneremo a quello che era stato l’impianto del 2019 – ha detto – ma credo che dobbiamo ragionare molto su quello che abbiamo fatto in questi anni: abbiamo visto dei ragazzi molti attenti, che hanno bisogno anche di prove, come quelle che abbiamo fatto, che devono essere sviluppate in base alle diverse sensibilità”.

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