Università di Cagliari, a rischio borse di studio per settemila studenti

A settembre 2 residenze su 3 chiuderanno per ristrutturazioni. Gli studenti scrivono una lettera al presidente Solinas e al rettore dell’ateneo

Lo scorso anno all’Università di Cagliari sono state erogate 7.877 borse di studio, con 4.600 euro all’anno per i fuori sede, quest’anno il rischio è che nessuna di queste venga più erogata dall’ente predisposto. Non solo. Da settembre gli alloggi universitari passerebbero da 3 sedi a 1 per motivi di ristrutturazione, fermo restando che in ottobre è stato annuncianta l’inaugurazione di una nuova sede.

Quali sono i motivi di tanto accanimento contro il welfare studentesco da parte dei vertici regionali responsabili dei fondi? Il peccato originale è “un Ersu allo sbando per la mancanza di un presidente – affermano in una lettera gli studenti di ‘Cercasi DSU’ – che possa convocare il cda e assumere le decisioni necessarie”. Secondo Luca Orunesu, portavoce dell’associazione, la cosa è ancora più grave: “Manca perfino un collegio di revisori dei conti e questo mette seriamente a rischio l’erogazione per le borse di studio”. La vicenda era stata evidenziata anche da un’interrogazione dei Progressisti in consiglio regionale all’assessore all’Istruzione, Andrea Biancareddu. Il bando dovrebbe essere pubblicato entro luglio ma non c’è nessuno che possa farlo e le nomine devono passare per delibera di Consiglio regionale. Non proprio celeri.

La lettera degli studenti

Dopo mesi di richieste, proteste, manifestazioni, il malessere degli studenti sfocia in una lettera-fiume. “Da marzo 2022 l’Ersu è senza un vertice politico, circostanza questa che blocca la macchina amministrativa”, spiega Orunesu. “Non sono servite a nulla le proteste degli studenti, gli incontri a Villa Devoto e con il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, né quello con il Prefetto di Cagliari, o tanto meno le interrogazioni della minoranza in Regione. Niente. Ogni giorno la situazione diventa più grave”. Il pericolo concreto è che senza certezze i settemila studenti beneficiari delle borse di studio possano decidere di andare in un altro ateneo. “Per questo motivo – afferma lo studente – chiediamo pubblicamente anche un intervento del rettore Mola, affinché con il suo intervento si possa sbloccare questo impasse”.

Chiusura alloggi universitari

Con la chiusura “improvvisa” delle case dello studente di Via Blasi e Via Trentino “oltre al danno si è aggiunta anche la beffa”, dice ancora Orunesu. “Coloro che vivono in quelle due residenze presenti hanno ricevuto solo la scorsa settimana un’email dall’Ersu che avvertiva della chiusura a partire da settembre per ristrutturazione. Questi studenti rappresentano, insieme, oltre i due terzi dei posti alloggio disponibili a quello di Via Trentino è l’unico ad avere alloggi riservati a studenti con disabilità pari o superiore al 66%”, aggiunge. “In questo momento sta succedendo quello che da mesi temevamo e abbiamo sempre scongiurato, la situazione rischia di sprofondare nel baratro e a farne le spese sono inevitabilmente gli studenti”.

L’Ersu in più occasioni ha ribadito che in autunno inaugurerà il nuovissimo studentato di Viale La Plaia con il quale, tra le altre cose, recupererà 240 alloggi. “Ma senza un cda non si potrà deliberare e inaugurare nulla. Cosa accadrà?”, si chiedono gli studenti. Il direttore generale dell’Ersu, Raffaele Sundas, ha dichiarato che la struttura sarà pronta “per ottobre”. Però precisa: “Quanto dicono gli studenti è vero, per aprire bisogna che il cda dell’Ente faccia un apposito provvedimento. In questo momento si stanno facendo collaudi degli impianti, poi si procederà con gli arredi. Ritengo che in breve tempo l’Ersu sarà dotato dell’organo politico necessario per approvare il bilancio”. La bozza dello stesso sarebbe pronta da marzo, quando tutti si è “bloccato” dopo la fine del commissariamento prolungato dalla Regione. “Riconosceremo importi per il mese di attesa per chi deciderà di andare in affitto”, spiega il dg. E poi un’altra rassicurazione: “Non lasceremo mai gli studenti senza risorse. Potrebbero esserci disagi nel medio termine, l’attuale organismo della contabilizzazione dell’Ente ci consente di lavorare fino a fine ottobvre. Solo se dovesse tardare l’insediamento del cda ci sarebbero disagi, ma credo che non tarderà”.

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