Alla maturità vince il mondo iperconnesso, Pascoli scelto da pochissimi. Oggi al via la seconda prova scritta

Il 21,2% dei 520mila studenti che ieri hanno svolto la prima prova dell’esame di maturità hanno scelto il brano di Vera Gheno e Bruno Mastroianni. Sul podio anche la Segre e Verga mentre l’analisi della poesia “La via ferrata” di Giovanni Pascoli ha riscosso poso appeal tra i maturandi: solo il 2,9%. Oggi si torna tra i banchi per il secondo scritto (latino al classico e matematica allo scientifico).

Tra Verga e Pascoli l’ha spuntata il mondo iperconnesso: è stato il brano tratto dal libro “Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello”, di Vera Gheno e Bruno Mastroianni, dedicata alle potenzialità e ai rischi di un mondo iperconnesso la traccia più scelta dall’esercito dei 520mila maturandi che ieri hanno preso parte alla prima prova degli esami di Stato: il 21,2% in generale, passando dal 24% degli studenti degli istituti tecnici e dal 29% di quelli professionali.

Il 18% dei candidati ha invece optato per la traccia che riportava un brano tratto dal libro “La sola colpa di essere nati”, di Gherardo Colombo e Liliana Segre, che proponeva una riflessione sulle leggi razziali. Al terzo posto, con il 16,5% delle preferenze, l’analisi del testo tratto da “Nedda. Bozzetto siciliano” di Giovanni Verga, la traccia preferita dai liceali (21,5%). Il 15,8% dei candidati si è cimentato con il tema della musica, a partire da un brano tratto da “Musicofilia” di Oliver Sacks: quella che avrebbe scelto anche il ministro Bianchi.

Il 14% si è lanciato in una riflessione sulla pandemia, partendo da un passaggio del libro “Perché una Costituzione della Terra?” di Luigi Ferrajoli. L’11,6% ha preferito quella ispirata al discorso pronunciato a Montecitorio dal Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi. Infine, il 2,9% ha scelto l’analisi della poesia “La via ferrata” di Giovanni Pascoli.

Una prova diversa per ogni scuola

Intanto oggi, a partire dalle ore 8,30, è iniziata la seconda prova scritta diversa per ciascun indirizzo, che riguarda una disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Quest’anno la prova è predisposta dai singoli istituti, che potranno così tenere conto di quanto effettivamente svolto dai ragazzi durante l’anno scolastico, anche in considerazione dell’emergenza pandemica. La durata cambia da indirizzo a
indirizzo; si va dalla prova in un unico giorno, con durata in genere di 6 ore (ma ci sono quadri di riferimento che possono prevedere anche una durata di 4 ore o una, massima, di 8 ore), alla prova dei licei artistici che dura 3 giorni (6 ore al giorno).

L’eccezione dei licei musicali

Nei licei musicali e coreutici la prova dura due o più giorni, e comprende una parte scritta/teorica e una performativa. Entro oggi i docenti che insegnano la disciplina oggetto del secondo scritto, e che fanno parte delle commissioni d’esame di ciascuna scuola, dovranno elaborare tre proposte di tracce sulla base delle informazioni contenute nei documenti predisposti dai Consigli di classe. Tra queste proposte sarà sorteggiata, domani, giorno della prova, la traccia che sarà svolta da tutte le classi coinvolte. La prova si svolge in forma scritta, grafica o scritto-grafica, pratica, compositivo/esecutiva musicale e coreutica, ha per oggetto una o più discipline caratterizzanti il corso di studio ed è intesa ad accertare le conoscenze, le abilità e le competenze attese dal profilo educativo culturale e professionale dello studente dello specifico indirizzo.

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