La qualità dell’ambiente di lavoro influenza i risultati

La ricetta della piattaforma di tutoring online Fluentify per contrastare ciò che rovina il clima lavorativo in azienda

Ad attrarre i millennial in cerca di lavoro, più che concetti ormai superati quali smart working e flessibilità, sono fattori come meritocrazia, assenza di favoritismi, comportamenti manageriali etici e possibilità di divertirsi in ambiti psicologicamente sani. Laddove tali elementi siano considerati prioritari, i giovani possono essere fino al 24% più felici di lavorare rispetto ai coetanei impegnati in contesti più “tradizionali”. È quanto emerge dallo studio “Best workplaces for Millennials 2022” condotto da Great place to work su un campione di 16.453 Millennial lavoratori.

In base a un panel di esperti coordinato, a sua volta, da parte della piattaforma di tutoring online Fluentify nell’ambito dell’ultima edizione del Forum delle risorse umane Milano, ad “intossicare” maggiormente gli ambienti di lavoro sarebbero 10 fattori.

Reprimere l’intelligenza emotiva: non saper instaurare rapporti costruttivi, affidarsi solo all’intuito, non cogliere le correnti emotive positive.

Sentirsi prigionieri in un ruolo: la rotazione delle mansioni previene eventuali cali di motivazione, contribuisce a mantenere l’ambiente di lavoro stimolante ed evita un clima di competizione talora insano.

Non ricevere premi: che si tratti di aumenti di stipendio, bonus, buoni o benefit, il dipendente non deve arrivare a pensare che i suoi sforzi passino inosservati o che vengano ricompensati solo con un complimento.

Non festeggiare i successi altrui: la celebrazione dei risultati favorisce il teamwork, alimenta io spirito d’iniziativa e contribuisce a creare legami virtuosi.

Lavorare in un contesto poco meritocratico: quando un dipendente modello si sente scavalcato da un collega oggettivamente meno meritevole, viene meno il senso di appartenenza alla propria azienda.

Lavorare in un luogo di lavoro non accogliente, familiare e luminoso: condizione che non rende il dipendente felice di spostarsi da casa e, di conseguenza, predisposto a costruire legami.

Mancanza di fiducia: laddove possibile, non favorendo iniziative come smart working e settimana corta, fa percepire al collaboratore una mancanza di fiducia da parte della governance.

Avere un capo distaccato: è importante sentirsi ascoltati in maniera attiva e partecipativa così da evitare eventuali richieste di un confronto privato per malumori o incomprensioni.

Non sentirsi imprenditori: reprimere il senso di co-responsabilità fa venir meno il senso di iniziativa, creatività e intraprendenza.

Non aderire a una missione comune: non sentirsi parte di un progetto provoca una non completa adesione ai valori aziendali.

“In realtà basta poco per migliorare l’ambiente di lavoro – afferma Sarah America, head of customer exeperience di Fluentify – La ricetta perfetta combina, infatti, ascolto attivo e tanta fiducia mettendo sempre al primo posto il benessere dei dipendenti”.

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