Abbandono scolastico, 16enne lascia gli studi: “La verità? Mi annoiavo. Ora dormo fino a tardi e il pomeriggio esco”

Ha un diploma di terza media e nessuna voglia di andare avanti: “La scuola non ti spiega come fare soldi”

Mirko Destefani ha 16 anni. Ha un diploma di terza media ottenuto con un anno di ritardo. E a settembre non si è iscritto a nessuna classe di prima superiore. E ora che fa? “Dormo fino a tardi e il pomeriggio esco”, dice in un’intervista a Repubblica. “La verità è che a scuola mi annoiavo. Andavo male già a undici anni, la prima media. L’ho fatta qui a Lozzo Atestino, in provincia di Padova. Non mi trovavo con gli insegnanti, neppure con i miei compagni. Non studiavo e accumulavo “4”. Il primo quadrimestre è stato tutto insufficiente. Mi salvavo in motoria, che piace a tutti, e in Arte. Sono bravo nel disegno, ma non disegno da tempo”.

“Con la scuola italiana ho chiuso, ci metto una pietra sopra. In classe non sono mai stato in grado di darmi da fare, ho sempre e solo fatto casino”. Aiuta in casa: “Quando mi chiedono di fare qualcosa non mi tiro indietro. Taglio l’erba, in casa e fuori. Ci ricavo una paghetta“. E ci tiene a far sapere che “la scuola ti insegna tanto, ma non ti dà tutto quello che ti serve per la tua vita. Non ti spiega come fare i soldi“. Mentre con sua madre non parla del suo fallimento scolastico: «Quello che mi manca ho sempre cercato di ricavarlo da me”.

I dati sull’abbandono

Il tasso di abbandono scolastico in Italia nel 2020 era pari al 13,8%. I dati di Eurostat dicono che l’Italia si piazza agli ultimi posti della classifica europea. Dopo Islanda (14,8%), Romania (15,6%), Spagna (16%), Malta (16,7%), Turchia (26,7%). Mirko ha due fratelli. Al quotidiano racconta come è cominciato il suo primo anno scolastico: “All’inizio bene, ho scoperto che quel tipo di professionale mi piaceva. Anche i voti, sufficienti. Via via, però, mi sono lasciato condizionare da chi avevo intorno e ho ripreso a fare casino. Eravamo solo maschi e in classe c’era sempre tanta confusione. A volte era difficile fare lezione. Sono arrivate le sospensioni, una, due, tre. E mi sono fermato. Per sempre. No, non sono più andato a scuola, direi dalla primavera 2022. Mi hanno considerato ritirato, e bocciato“.

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