ISTAT, cala la disoccupazione: "Ma resta ferma quella giovanile"

I numeri sono positivi, ma l’occupazione tra i 25 e i 34 anni è ferma. Sono appena stati comunicati dall’Istat gli ultimi dati sull’occupazione in Italia. A marzo, nel dettaglio, scende il tasso di disoccupati all’11,4 %, il livello minimo dal dicembre 2012. Torna a crescere, quindi, il numero di occupati, 90mila persone in più rispetto a febbraio e 263mila in più rispetto a marzo di un anno fa.

Sempre secondo le rilevazioni dell’Istituto di statistica a marzo i lavoratori dipendenti sono cresciuti di 75mila unità rispetto a febbraio, 295mila in più rispetto ai dati di marzo del 2015. A crescere sono anche le assunzione a tempo indeterminato, 42mila in più rispetto al mese precedente, e 280mila in più rispetto allo stesso mese del 2015. Se invece parliamo di contratti a termine, si registra un + 34mila a marzo rispetto a febbraio, + 15mila rispetto a un anno fa.

 Dati positivi, insomma. Ma a preoccupare resta la fascia d’età tra i 25 e 34 anni: gli occupati sono il 59,3%, dato identico a un anno fa e in calo dello 0,1% rispetto a febbraio.Cresce, infine, il tasso di occupati tra i 35 e i 49 anni, al 72% +,04% rispetto a febbraio. Al 57,7% il tasso di occupazione fra i 50 e i 64 anni, +2% rispetto al 2015 e +0,3% rispetto a febbraio.

A marzo 2016 il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è pari al 36,7%, in calo di 1,5 punti percentuali rispetto al mese precedente. Dal calcolo del tasso di disoccupazione, però, sono esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 9,3% (cioè meno di un giovane su 10 è disoccupato). Nella classe di età 25-34 anni, invece, si registra un calo del tasso di occupazione e di quello di inattività pari a 0,1 punti percentuali mentre il tasso di disoccupazione sale di 0,4 punti.
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