Intervista al Preside Squillante

Intervista al prof. Squillante, Preside della facoltà di Scienze economiche e aziendali dell’Università del Sannio.

La facoltà di Scienze economiche e aziendali (SEA) dell’Università del Sannio dal prossimo anno accoglierà il corso di laurea in scienze statistiche e attuariali attualmente attivo presso la facoltà di Economia. Quest’ultima, intanto, come deliberato nel Senato Accademico dello scorso 30 giugno, cambierà denominazione, sarà la facoltà di Giurisprudenza.
“Nessun disagio per gli studenti, cambiamo solo formalmente ma manteniamo la barra” spiega il prof. Massimo Squillante, Preside della SEA (in foto).
Preside, l’ateneo sannita ha stipulato diversi accordi internazionali negli ultimi tempi, quali opportunità per gli studenti?
Dal secondo anno a tutti i nostri studenti è garantito uno stage in azienda. Per chi vuole vivere un’esperienza di vita aziendale internazionale, e io lo consiglio vivamente, vantiamo importanti e consolidati accordi con aziende europee come l’azienda aerospaziale ATR di Tolosa. Inoltre per gli studenti non disposti ad allontanarsi, abbiamo istituito dei corsi sostitutivi di tirocinio con la collaborazione di aziende quali Metronapoli e Città della Scienza.
Quali le possibilità di inserimento lavorativo per i vostri laureati?
Il nostro territorio non vanta tante imprese, abbiamo per lo più un’ economia fatta di servizi. Tuttavia l’ultimo report sull’occupazione dei laureati fornita dal consorzio AlmaLaurea fornisce un quadro soddisfacente considerati “i dati al contorno”. La cosa importante è che possiamo registrare linearità e congruenza del placement. I nostri laureati quindi trovano spazio per lo più nei servizi turistici e nelle amministrazioni pubbliche.
Qualche consiglio ai freschi maturandi?
Fare scelte consapevoli e coerenti e sviluppare una mente aperta. E poi leggere, leggere, leggere. Attività imprescindibile per una coscienza dell’essere cittadino.
Sedute di esame all’aperto e in orario notturno, la volontà di non assumere incarichi per insegnamenti per l’a.a. 2010/2011. Anche l’Università del Sannio aderisce alla protesta che coinvolge i ricercatori e gli studenti, cosa ne pensa?
Quella dei ricercatori non è una lotta corporativa. Se è vero che l’Università italiana necessita di un lavoro di architettura, è vero anche che bisogna difendere il futuro del sistema universitario e della ricerca. Se c’è un “mea culpa” della classe docente è che è stata storicamente poco attiva. Ora occorre trovare le motivazioni per reagire e lasciare un futuro ai giovani.

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