Tutelare il lavoro sempre ed in ogni settore. Dalle aziende alle cliniche private l’Inps ha iniziato una caccia a quelle realtà sommerse dove operai, neolaureati e lavoratori in generale spendono il loro tempo e investono le loro qualifiche senza ottenere un giusto riconoscimento.
Nel 2009 l’Istituto di previdenza impegnerà le sue forze nell’attività di vigilanza contro il lavoro nero nel tentativo di recuperare circa 1,5 miliardi tra contributi evasi. Lo prevede una circolare dell’Istituto secondo la quale si abbandonerà l’impostazione di carattere «formale» a favore di «un’azione di contrasto dei fenomeni di irregolarità che sul piano sostanziale rappresentano una lesione dei livelli di tutela» dei lavoratori.
Nel 2008 gli ispettori dell’Inps hanno individuato circa 80.000 lavoratori in situazione irregolare accertando 1,2 miliardi di contributi non versati. Nel 2009 l’obiettivo delle ispezioni dell’Istituto è di arrivare al recupero di 1,5 miliardi di evasione, anche grazie all’aiuto che arriverà dalla convenzione fatta con l’Agenzia delle Entrate.
«L’obiettivo dell’Inps è far emergere il lavoro sommerso, recuperare i contributi evasi, combattere e annullare i contratti di lavoro fittizi che sono strumenti per trasferire denaro pubblico alle organizzazioni mafiose, attraverso indennità sociali non dovute. Nel 2009 il lavoro nero sarà il nostro nemico». Antonio Mastropasqua, presidente dell’Inps, commenta così il piano della Vigilanza dell’Istituto diffuso oggi con la circolare numero 27. Si tratta, ha aggiunto il presidente dell’Inps, di un programma di azioni «che porterà a una comunicazione periodica dell’Istituto sugli obiettivi conseguiti: nel corso dell’anno vogliamo accertare almeno 1,5 miliardi di contribuzione evasa».
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