I ragazzi d’oggi sono poco interessati all’arte e alla cultura e nel loro tempo libero preferiscono visitare il centro commerciale più che il museo. I centri di cultura vengono, nella scala di preferenze giovanili, solo dopo il pub e la discoteca, mentre per un ragazzo su due la Nike di Samotracia è semplicemente un angelo.
Questo è ciò che emerge da un’indagine effettuata dal gruppo di lavoro sui beni culturali dell’Università di Pisa, che ha intervistato un campione di 483 ragazzi provenienti da licei e istituti professionali scelti in due aree della Toscana abbastanza differenti: Cecina, a limitata presenza di patrimonio culturale, e Pisa, città universitaria ricca di monumenti.
La ricerca, coordinata dal professore Mario Aldo Toscano, direttore del dipartimento di Scienze Sociali, è stata presentata questa mattina presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche nell’ambito di un incontro sul tema: “Il contesto storico-sociale dei beni culturali e le forme della coscienza. Verso una sociologia dei Beni Culturali”. I risultati dell’indagine sono, purtroppo, tutt’altro che esaltanti per quanto riguarda il grado di avvicinamento alla cultura degli studenti. La biblioteche sono frequentate assiduamente solo da uno scarso 6% mentre tutti gli altri preferiscono trascorrere il tempo in piazza o allo shopping center.
I musei locali e nazionali sono abbastanza frequentati soprattutto per motivi di studio, e sono complici delle visite i viaggi con i genitori e le gite scolastiche. Tuttavia delle opere d’arte i giovani hanno una idea abbastanza confusa: alla vista di immagini di opere e monumenti celebri l’80% ha presentato una scarsa o nulla conoscenza e soltanto il 2,3% è riuscito a identificare almeno la metà delle 15 opere proposte scegliendo tra 5 opzioni.
La Sagrada Famiglia di Antoni Gaudì è tra le opere più conosciute, mentre Antonio Canova è l’autore di Amore e Psiche solo per 41,6% degli studenti: un buon 34,2% attribuisce il gruppo marmoreo al più popolare Michelangelo. A sorpresa tre studenti su dieci hanno saputo riconoscere una Sfera di Arnaldo Pomodoro nonostante l’arte contemporanea abbia ben poco spazio nei programmi scolastici. La scarsa conoscenza dell’arte è da attribuire, secondo il professor Toscano, non solo alla mancanza di interesse da parte dei ragazzi ma anche a una sbagliata metodologia nell’insegnamento della storia dell’arte a scuola.
Related Posts
Medicina, stop a numero chiuso: adottato il testo base al Senato. Bernini: “Siamo sulla buona strada”
Il Comitato ristretto della Commissione Istruzione ha adottato - praticamente all'unanimità - il testo base.
24 Aprile 2024
Prof fa suonare “Faccetta nera” ai suoi studenti alla vigilia del 25 aprile: bufera a scuola
E' successo a Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Il docente è stato richiamato dal dirigente scolastico dopo le proteste dei genitori. Lui si difende e parla di un grosso equivoco: "Alcuni studenti mi hanno chiesto lo spartito della canzone e io l'ho ricavato da internet".
24 Aprile 2024
Proteste contro la guerra a Gaza, decine di arresti nelle università americane
Sia a Yale che alla Columbia la polizia ha fermato centinaia di studenti che chiedevano la fine della guerra in Palestina. In campo anche i docenti che si sono opposti alla decisione degli atenei di sospendere i ragazzi.
23 Aprile 2024
Università telematiche, nasce l’intergruppo parlamentare
L’obiettivo è quello di elaborare proposte normative per migliorare la qualità dell’istruzione superiore e garantire il diritto allo studio a tutti, anche a chi non può permettersi di sostenere studi fuori sede
22 Aprile 2024