Laurea in ricordo di Flami & Ale

flamieale.jpgL’Università Sapienza di Roma ha conferito oggi una laurea alla memoria in Economia ad Alessio Giuliani e Flaminia Giordani, i due studenti uccisi un anno fa da un’auto pirata all’incrocio tra Via Nomentana e Viale Regina Margherita. Gli attestati sono stati ritirati nell’aula del rettorato dai genitori delle giovani vittime alla presenza del rettore Luigi Frati, del preside di Economia Attilio Celant e del vicesindaco della Capitale, Mauro Cutrufo.
In un’aula gremita di professori universitari, studenti, amici e parenti di Alessio e Flaminia, Frati ha consegnato le due lauree definendole «un messaggio importante di vicinanza che l’istituzione università ha voluto dare alle famiglie. Oggi – ha detto – è una giornata di gioia e di orgoglio per La Sapienza anche nel ricordo di un fatto così drammatico».
«Una laurea alla memoria è una pratica inusuale – ha spiegato Celant – ma è una testimonianza di come le istituzioni sanno avere un volto umano. Probabilmente oggi – ha continuato – Flaminia e Alessio sarebbero già laureati: un appuntamento con il destino lo ha impedito».
«Una laurea post mortem – ha aggiunto Cutrufo – è un’ occasione straordinaria nella sua rarità un riconoscimento dello studio di due ragazzi sfortunati e ritegno che sia stato doveroso da parte dell’ateneo riconoscere ai genitori il lavoro dei propri figli».
L’associazione ‘I bambini di Flami&Ale’, nata lo scorso novembre in memoria dei due studenti, metterà a disposizione sei borse di studio per studenti disagiati della facoltà di Economia. Lo ha annunciato la madre di Flaminia, una delle due giovani vittime, nel corso del conferimento della laurea alla memoria presso il rettorato dell’ateneo.
«Pagheremo la retta universitaria, tutti i libri di testo e il materiale necessario a laurearsi a sei studenti disagiati della facoltà di economia de La Sapienza – ha detto la mamma di Flaminia e membro dell’associazione, Teresa Chironi -. In questo modo ricorderemo i nostri figli e daremo la possibilità di laurearsi a ragazzi che altrimenti non potrebbero farlo».
Grato il rettore Frati che ha invitato la signora Chironi ad un incontro con gli studenti del primo anno della facoltà «proprio per dare un messaggio di che cosa è l’università: non solo un luogo di formazione ma anche una comunità che aiuta a crescere».

Manuel Massimo

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