I test per studiare all’estero

mappamondo.jpgPrima di preparare valigia e biglietto bisogna vedere se si hanno tutti i requisiti. Studiare all’estero si può, ma non sempre l’ingresso è aperto a tutti.
Chi dopo la maturità, chi durante gli studi, chi per la tesi o il dottorato. Sono ormai sempre di più i ragazzi che scelgono di lasciare l’Italia per iniziare o continuare gli studi in un paese straniero. Ma come si fa a farsi aprire le porte delle università più prestigiose di Europa e del mondo? Il Corriere dell’Università vi indica una guida sintetica per orientarsi nel labirinto dei test.
Una volta scelto…
Regola numero uno: partire sempre dal sito dell’università che si è scelta di frequentare e scaricare i moduli per l’iscrizione. Non tutti gli atenei seguono gli stessi criteri e i requisiti devono essere controllati direttamente sul sito o attraverso una richiesta scritta inviata tramite e-mail al link di riferimento.
L’Europa :paese per paese
Se si sceglie l’Europa come area di studio le lingue più richieste saranno il francese e l’inglese, ma anche qui bisogna fare una distinzione.
Il Regno Unito, ad esempio, richiede sempre un esame in lingua che di solito è lo IELTS (l’esame di lingua più richiesto dalle università britanniche). I candidati in molti casi devono già aver superato il test (presso tutti i centri British in Italia) e aver ottenuto un punteggio che va dai 6.5 ai 7.0.. Questo fa presupporre che tutti gli ipotetici iscritti debbano già avere una buona conoscenza della lingua inglese. A volte il criterio è esteso anche a chi vuole frequentare scuole Master in Gran Bretagna o lavorare nella zona.
In Francia in genere non sono richieste particolari competenze linguistiche, anche se un sicuro vantaggio può essere l’aver conseguito il Delf e il Dalf (diplomi di francese come lingua straniera a valore nazionale ed internazionale). Stesso discorso per la Spagna, dove è la singola università a decidere se è necessaria una prova in lingua.
Porte aperte in Germania attraverso due test linguistici: il Daf o il Dsa, che si sostiene direttamente presso alcuni atenei tedeschi.
Volare fuori dal continente
Se l’Europa dovesse essere troppo vicina a casa vostra e puntate sull’America, oltre all’esame d’inglese (il Toefl è di solito quello più richiesto) è importante superare una prova in lingua che misuri le capacità logiche-critiche-analitiche della persona. Nello specifico i ragazzi devono misurarsi con un test (di solito il Sat 1) volto a indagare una conoscenza globale del candidato. Problem solving e la comunicazione di gruppo sono alcune delle prove a cui sottoporsi. Il Sat 1 a volte è seguito dal Sat 2, un esame strutturato su domande a risposta multipla in quattro aree: inglese, matematica, letteratura e ragionamento scientifico. Riservati invece ai laureati, pronti a scappare via per trovare lavoro, sono i Gre e il Gmat, due esami amministrati dallo ETS (Educational Testing Service), una istituzione non profit che accerta le particolari caratteristiche del candidato.
Dove prepararsi
Sono molte le scuole di lingua e le istituzioni che preparano e rilasciano le certificazioni richieste dalle università. Ad esempio l’americana ETS ha una sede europea in Olanda, ma i test possono essere svolti anche nelle principali città italiane. Stesso discorso per il Toefl e lo Ielts, certificati in tutti i centri British Council. Di solito in questi centri i ragazzi seguono un corso intensivo di lingua con lezioni specifiche per la preparazione all’esame ufficiale richiesto dall’università all’estero. Il piano di studi include anche lezioni propedeutiche alla frequenza universitaria, sessioni sulle tecniche di studio, stesura della tesi, ricerca.

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