La maggior parte dei giovani si iscrive all’università per aumentare le proprie possibilità di accedere ad un “buon lavoro”. Con la convinzione che avere una laurea aumenta esponenzialmente le opportunità di lavoro di una persona.
I risultati del Ranking annuale della Global Employability, prodotto dalla HR Emerging, mettono infatti in evidenza quali sono le università che al termine del percorso sono più “spendibili” con i futuri datori di lavoro, e quali atenei siano i più produttivi in termini di laureati pronti per il lavoro.
Andare al college o all’università è qualcosa di più della semplice preparazione per una carriera, ma scegliere l’istituto e il corso giusti può sicuramente migliorare le proprie prospettive di laurea. La classifica globale sull’occupabilità, pubblicata da Times Higher Education, rivela infatti quali atenei sono considerati i migliori agli occhi dei reclutatori.
Le 250 università elencate nella classifica del Global Employability Ranking 2021 abbracciano 43 paesi, dagli Stati Uniti al Giappone.
In alcuni paesi non è facile trovare posti di lavoro per laureati, ma in paesi europei come Francia, Svizzera e Germania, l’esperienza professionale è integrata nei corsi di laurea.
Francia, Germania e Cina sono tra i paesi più rappresentati nella classifica dell’occupabilità, insieme a Regno Unito e Stati Uniti.
Singapore, Giappone e Regno Unito hanno ciascuno un’istituzione nella top 10, con anche le università giapponesi e canadesi che appaiono in cima alla classifica.
