Giovani: uno su due vive con i genitori fino ai 34 anni

C’è chi rimane a casa di mamma e papà per scelta, chi per convenienza e chi perchè davvero non potrebbe fare altrimenti: fatto sta che il 46,6% dei giovani italiani tra i 25 e i 34 anni vive ancora con i propri genitori. Una quota che ci pone in quart’ultima posizione in Europa, superati solo da Malta (48,9%), Grecia (51,6%), Bulgaria (52,8%) e Slovacchia (56,6%).
A diffondere i dati è stato il sito Quartz, grazie alla seguente infografica:
quartz
 
Al di là dell’enorme divario che separa il nostro Paese da quelli del nord Europa, in particolare Danimarca, Finalndia, Svezia e Norvegia dove la percentuale degli under 34 ancora residenti nella casa dei genitori è rispettivamente all’1,8%, al 4%, al 4,1% e al 4,2%; ciò che colpisce è la differenza che ci separa anche da Paesi simili in tutto all’Italia, anche nel momento storico economico, come ad esempio la Spagna, dove il tasso in questione è fermo al 37,2%, ben 9,4 punti percentuali in meno di noi o l’Irlanda, dove il tasso scende fino al 22,6%, per merito anche di contributi statali ai giovani e ai disoccupati.
A pesare su questi numeri è certamente l’impatto della disoccupazione giovanile, che proprio nello scorso mese di Febbraio ha fatto registrare una nuova impennata dopo i primi segnali di recessione rispetto alle cifre raggiunte nel 2014. “Il problema è lavoro, lavoro, lavoro – ha detto Angel Gurria, segretario generale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, durante un’intervista – Non c’è nulla di politicamente più esplosivo, più pericoloso e più destabilizzante che avere un’intera generazione di giovani molto frustrati”.
Tuttavia, a volte il lavoro non basta: come mostra un recente studio dell’UE, il 12% dei giovani che hanno un lavoro in Italia non riescono comunque a permettersi di vivere da soli. Una statistica in cui l’Italia è seconda solo a Grecia e Romania.
 
 
 

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