Giovani avvocati per un carcere più civile

L’Unione dei giovani avvocati italiani coglie l’occasione delle visite dei parlamentari in carcere per il Ferragosto 2010 per esprimere su Facebook solidarietà ai detenuti.

L’Unione dei giovani avvocati italiani coglie l’occasione delle visite dei parlamentari in carcere per il Ferragosto 2010 per esprimere su Facebook solidarietà ai detenuti. Le condizioni carcerarie sono “ormai da tempo oltre il limite consentito in un paese civile”, affermano i giovani avvocati, che ritengono necessario “che ogni pena venga scontata”.
Le condizioni suddette osservano i giovani avvocati, devono avvenire, senza la violazione dell’articolo 32 della Costituzione (La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti .Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana) e l’art. 27 (La responsabilità penale è personale.L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato)
Sono 63.789 i detenuti in Italia, contro un limite  tollerabile di 63.702 e una soglia regolamentare di 43.201. Ogni giorno si protesta in una trentina di istituti di pena con sciopero del vitto e battitura delle sbarre da parte dei detenuti.
Per ulteriori informazioni, consultare il sito su Facebook.

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