Garanzia giovani, rischio flop: solo 3.000 offerte di lavoro per 100 mila iscritti

garanzia giovani

Oltre 1,5 miliardi di euro nel biennio 2014-2015: è questo il Piano Nazionale Garanzia Giovani, messo in atto dal governo per garantire ai ragazzi tra i 15 e i 29 anni, disoccupati o Neet, un’offerta “qualitativamente valida” di lavoro, istruzione, apprendistato e tirocinio, comprese autoimprenditorialità e servizio civile.

Ma come funziona il Piano Garanzia Giovani? Tutti gli interessati potranno aderire all’iniziativa fino al 31 dicembre 2015, attraverso il sito istituzionale e nazionale www.garanziagiovani.gov.it

I ragazzi possono scegliere la Regione in cui vogliono lavorare, che “prende in carico” la persona, attraverso i Servizi per l’Impiego o le Agenzie private accreditate col programma. Entro quattro mesi viene poi  stipulato un vero e proprio “Patto di servizio”, nel quale il ragazzo riceve un’opportunità in base a profilo e disponibilità territoriali.

“Una novità straordinaria, con un bacino potenziale di 900 mila giovani che nell’arco di 24 mesi riceveranno un’opportunità di inserimento nel mondo del lavoro” – così parlava il ministro del Welfare Giuliano Poletti, alla presentazione del Piano.

Il progetto Garanzia Giovani sarebbe dovuto partire già a marzo, ma i ritardi delle Regioni si sono fatti sentire. Le aziende coinvolte finora, sono poche, pochissime. Sono state le Regioni, infatti, a dilatare i tempi per la firma delle convenzioni. In Calabria, ancora, c’è solo uno sportello Garanzia Giovani a disposizione degli utenti. In Sardegna nemmeno quello.

Al 26 giugno 2014, a due mesi dalla partenza del programma,  si sono registrati a Garanzia Giovani 98.186 giovani: i 60.667 lo hanno fatto  attraverso il sito nazionale www.garanziagiovani.gov.it e 37.519 attraverso i portali regionali”.

I dati del report ufficiale pubblicati il 26 giugno parlano di una situazione ancora in stallo. La provenienza geografica (residenza) dei giovani mostra che la maggior parte di loro risiede in  Campania con 18.218 unità, pari al 19% del totale, in Sicilia con il 16% (15.816 unità) e nel Lazio con l’8% (7.950 unità).

In termini di età dei giovani, il 49% delle registrazioni, pari a 48.470 (27.455 uomini e 21.015 donne) ha interessato i giovani di età compresa tra i 19 e i 24 anni, mentre sono state 45.143, pari al 46%, quelle che hanno interessato giovani dai 25 ai 29 anni (21.778 uomini e 23.365 donne) e 4.573, pari al 5%, i giovani dai 15 ai 18 anni (2.846 uomini e 1.727 donne).

Ad oggi, le occasioni di lavoro sono pari a 2.215, per un totale di posti disponibili pari a 3.352. 100 mila iscritti per 3.300 posti di lavoro: un rapporto troppo alto per essere considerato efficiente. In Francia, ad esempio, il piano è stato realizzato prima su scala locale, per sperimentare funzionalità e rischi. In Italia, il programma Garanzia Giovani è partito direttamente su piano nazionale. Insomma, per voler far troppo rischiamo di non fare niente.

RN

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