Un gesto concreto che vale più di tante parole. Il Canada stanzierà 5 milioni di dollari canadesi – pari a circa 4,5 milioni di euro – per contribuire alla costruzione del nuovo campus universitario dell’Aquila, le cui strutture accademiche sono state seriamente danneggiate dal terremoto del 6 aprile scorso. Il primo ministro canadese Stephen Harper, al termine della visita nel centro storico, ha fatto sapere di avere già incontrato il rettore dell’ateneo, Ferdinando Di Orio, con il quale sono stati presi accordi. La delegazione canadese è stata la prima, tra quelle invitate al G8, a visitare il cuore del centro storico duramente danneggiato dal sisma.
Occhi aperti sulla ricostruzione. Nell’edizione 2010 del G8, che si terrà in Canada, a Huntsville nell’Ontario, si parlerà ancora del terremoto dell’Aquila. Lo hanno assicurato parlamentari canadesi di origini italiane, tra i quali alcuni abruzzesi, che sono al seguito della delegazione in visita al capoluogo devastato dal sisma. «I riflettori sul terremoto non si spegneranno dopo la visita di oggi: l’anno prossimo vogliamo fare il punto sulla ricostruzione e controllare l’utilizzo dei finanziamenti che arriveranno dal Canada», hanno affermato gli onorevoli canadesi.
Canadesi d’Italia. Del gruppo fanno parte Maurizio Bevilacqua, originario di Sulmona (L’Aquila), Consiglio Di Nino di Pratola Peligna (L’Aquila), Mario Cortellucci di Teramo, Dino Del Mastro di origini pugliesi e Paolo Calandra di origini calabresi. Sin dal primo momento, hanno raccontato, è stata attivata una catena di solidarietà che ha portato e porterà nei prossimi mesi alla raccolta di fondi per ricostruire L’Aquila.
Con l’Abruzzo nel cuore. «Siamo qui per dare testimonianza di solidarietà alle popolazioni terremotate – hanno detto i parlamentari -. Ci siamo resi conto che non è importante ricostruire solo palazzi e case, ma anche gli spiriti. Speriamo che questa nostra visita possa servire a sostenere l’umore». Di Nino ha sottolineato di aver trovato tanti aquilani «con il cuore rotto per le gravi perdite di famigliari, ma anche tanti aquilani arrabbiati perché il governo non agisce velocemente». I parlamentari canadesi di origine italiana hanno commentato positivamente l’idea di trasferire il G8 all’Aquila, sostenendo che bisogna lavorare per scongiurare l’allontanamento dei residenti.
Il futuro è nei giovani. «Per questo il governo canadese ha stanziato 5 milioni di dollari per costruire un campus universitario. È dagli studenti e dai giovani che si ricostruisce. Senza popolo questa bella città non rinascerà». Il presidente del congresso nazionale italo-canadese, Josephine Palumbo, di origini pugliesi, ha evidenziato che tutta la comunità italiana si è mobilitata. «Non ci fermeremo, saremo sempre vicini con aiuti concreti alle popolazioni terremotate. In Canada vivono un milione 300 mila italo-canadesi, di cui 350 mila di origine abruzzese».
Manuel Massimo