Arrivata la firma dell’accordo politico tra i sindacati e il ministero dell’Istruzione e del Merito per il rinnovo del contratto degli insegnanti 2019-2021. Domani alle 14.00 incontro all’Aran per la firma del contratto vero e proprio. La firma arriva dopo quasi 7 ore (con alcune sospensioni) di trattativa. L’accordo – spiegano i sindacati della scuola – prevede una prima sequenza contrattuale di natura economica, da definire nella giornata di domani con l’utilizzo delle risorse disponibili, finalizzato a liquidare entro dicembre gli arretrati maturati nel corso del triennio di vigenza contrattuale e a corrispondere una prima tranche di aumento alle retribuzioni del personale.
La retribuzione fissa in legge di Bilancio
È invece da mettere in collegamento con l’iter della Legge di Bilancio e con l’impegno del ministro a reperire risorse aggiuntive, la ulteriore sequenza contrattuale a completamento della parte economica del contratto, che garantirà alla categoria ulteriori 300 milioni in più nella parte di retribuzione fissa. Un contributo importante alla conclusione del confronto è venuto anche dallo stanziamento di un ulteriore budget di 100milioni di euro (una tantum) che saranno resi disponibili con un decreto legge in corso di approvazione nel consiglio dei ministri. Secondo l’intesa, il negoziato prosegue sulla parte normativa, libero dall’urgenza della definizione della parte economica imposta dalle contingenze derivanti dall’aumento del costo della vita. Arretrati e incrementi concordati saranno corrisposti, con procedura straordinaria, a dicembre a tutto il personale del comparto.
“È stato fatto un grande lavoro, superando le difficoltà che si stavano registrando proprio sulla partita delle risorse a partire dall’utilizzo dei 300 milioni, prima dirottati sui fondi MOF – sottolineano i segretari di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals e Gilda e oggi nella piena disponibilità del personale. Domani la firma di un contratto che certamente rappresenta un passo avanti nella direzione giusta”.
I commenti
“Oggi è una giornata storica” dichiara il ministro Giuseppe Valditara “caratterizzata anzitutto da un nuovo modo di intendere il rapporto tra il governo e le parti sociali, impostato sul confronto costruttivo e sulla risoluzione pragmatica dei problemi. Questo sarà sempre l’approccio che porterò avanti con chi rappresenta i lavoratori del comparto scuola”.
“La firma dell’accordo di oggi sull’anticipo della parte economica del CCNL della scuola è il frutto delle mobilitazioni e dell’impegno delle categorie per riconoscere il diritto al contratto dei lavoratori e delle lavoratrici di un comparto strategico per il paese come quello della istruzione, università e ricerca”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Un segnale importante – aggiunge il leader della Cgil – è il riconoscimento economico aggiuntivo subito, l’investimento di tutte le risorse sui livelli salariali fondamentali a cui si aggiunge l’impegno per reperire nuove risorse nella legge di bilancio e l’impegno alla chiusura in tempi brevi anche della parte normativa del contratto”.
“Una bella notizia l’accordo raggiunto stasera per il nuovo contratto della scuola. Un segnale di grande responsabilità del governo che ha raccolto la sollecitazione del sindacato per un giusto riconoscimento al ruolo degli operatori scolastici fondamentale per la formazione delle nuove generazioni ed il futuro del paese”. Lo scrive su Twitter il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, commentando l’intesa politica raggiunta stasera per il rinnovo del contratto della scuola.
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