Finale "Imagine Cup": c'è un quartetto friulano

imaginecup2009.jpgQuattro studenti della facoltà di Scienze dell’Università di Udine rappresenteranno l’Italia alla finale mondiale di “Imagine Cup”, il concorso internazionale dedicato alle invenzioni informatiche “salva pianeta” che si terrà al Cairo dal 3 al 7 luglio. Il progetto realizzato dalla squadra dell’ateneo friulano è un videogioco educativo per sensibilizzare i più giovani ai problemi dell’inquinamento chiamato “PaTa-Track”. È la terza volta, la seconda consecutiva, che un team dell’università udinese arriva alla fase conclusiva della competizione tecnologica promossa da Microsoft, giunta quest’anno alla settima edizione.
Il gruppo finalista è composto da Marco Amato di Majano, studente della laurea specialistica in Comunicazione multimediale; Elisa Buttussi di San Giovani al Natisone, iscritta alla laurea in Tecnologie web e multimediali; Alessandro Verona di Azzano Decimo e Ivano Zanello di Talmassons, iscritti alla laurea specialistica in Informatica. Gli studenti saranno supportati dal mentore Fabio Buttussi, assegnista di ricerca presso il Laboratorio di interazione uomo-macchina (HCI Lab) dell’università udinese diretto dal professor Luca Chittaro.
Il progetto “PaTa-Track” è un’applicazione informatica per cellulari/palmari dotati di sistema di posizionamento Gps. Coinvolge i ragazzi e i loro amici in una caccia al tesoro virtuale rappresentato dal rifiuto riciclabile. Si svolge all’aperto dove i partecipanti, divisi in squadre, si divertono a raggiungere gli obiettivi prefissati imparando nomi di luoghi, piante e, soprattutto, le regole per inquinare meno. Li segue passo passo anche la mascotte-assistente “Willy”, un aquilotto che prende spunto dal simbolo dell’ateneo friulano. Grazie a “PaTa-Track” il gruppo udinese ha vinto le selezioni nazionali che davano accesso alla finalissima in Egitto.
Obiettivo del concorso Imagine Cup è invitare gli studenti di tutto il mondo a mettere a frutto il proprio talento tecnologico per cercare di affrontare principali emergenze dell’umanità. Fra queste, fame, povertà, mancanza di istruzione, discriminazioni fra i sessi, mortalità infantile, salute materna, gravi malattie, sviluppo e ambiente. Tema, quest’ultimo, scelto dal gruppo dell’Università di Udine per sviluppare il proprio progetto.

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