“Fede, onore e disciplina per il rientro a scuola”: è bufera sull’appello agli studenti del direttore dell’Usr delle Marche

Non è passato inosservato l’audace appello rivolto dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche, Ugo Filisetti, che in molti hanno definito in “pieno stile balilla”. E adesso si moltiplicano gli appelli al ministro Bianchi per la sua rimozione.

Fede, onore e disciplina: sono i tre capisaldi che gli studenti marchigiani dovrebbero tener ben presenti per il nuovo anno scolastico, almeno secondo il direttore dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche, Ugo Filisetti, che ieri nel giorno precedente al rientro nelle oltre 10mila classi dopo le vacanze estive ha pensato bene di rivolgere un appello ai suoi ragazzi. Parole che, però, a molti non sono piaciute visto il riferimento (nemmeno poi troppo velato) ai “valori” del periodo fascista.

“L’impegno a scuola deve essere fondato sull’adempimento del dovere con fede, onore e disciplina: fare ciò che deve esser fatto, agire semplicemente perché è ‘giusto’, senza che sia decisivo la prospettiva del buon esito o dell’insuccesso. Il coraggio e determinazione per vincere tutte le difficoltà che si rappongono sul cammino ma anche non arrendersi in momenti in cui tutto attorno sembra rovinare, tutto sembra buio” ha scritto Filisetti scatenando così un vespaio di polemiche.

“Per l’ennesima volta il direttore dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche, Marco Ugo Filisetti, utilizza in una comunicazione ufficiale agli studenti toni nostalgici e militareschi degni del Ventennio – ha detto la responsabile nazionale Scuola del Pd e capolista alla Camera nelle Marche Irene Manzi – Gli stessi toni, del resto, usati in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate in cui riprese una parte un discorso di Benito Mussolini e che suscitò polemiche e indignazione da parte della comunità scolastica, del mondo politico e culturale e delle associazioni. Le parole di Filisetti continuano, ancora una volta, a lasciarci basiti. I termini che evocano il regime fascista dovrebbero entrare a scuola solo nei libri di storia e non certamente negli auguri di buon inizio di anno rivolti studenti. – ha concluso Manzi – La scuola della nostra regione meriterebbe affermazioni ben diverse”.

“Fra qualche settimana Bianchi non sarà più ministro, ma fra le responsabilità che gli imputo per le tante cose che non sono andate nel verso giusto nel mondo della scuola, una delle più insopportabili è quella di non aver mai rimosso il direttore scolastico delle Marche, ex dirigente leghista, nostalgico del Ventennio, che da tempo doveva essere allontanato da quella sede – ha sottolineato Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra – Anche in questi giorni di riapertura delle scuole è riuscito ad usare parole e toni assolutamente non adeguati alla scuole del nostro tempo, e più consone ad una caserma del Ventennio. Una vergogna che i docenti e gli studenti delle Marche non si meritano di certo”.

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