Decreto Aiuti-bis, salvo lo smart working fino al 31 dicembre e la figura del docente “esperto”

Il docente “esperto” diventa “docente stabilmente incentivato”.

Le novità arrivano dal pacchetto di correttivi riformulato dopo il confronto con il governo, piovuto nel tardo pomeriggio di lunedì in commissione Bilancio al Senato. Sullo Smart Working, si confermano le condizioni in vigore fino al 31 luglio, ovvero che la modalità di lavoro agile sia compatibile con le caratteristiche della prestazione, che in famiglia non ci sia un altro genitore beneficiario di ammortizzatori sociali o non lavoratore. Le risorse sono pescate dal Fondo sociale per l’occupazione del ministero del Lavoro.

Smart working

La misura era scaduta lo scorso 31 luglio, e non rinnovata per problemi di copertura, ma il ministro del Lavoro, Andrea Orlando aveva annunciato che sarebbe stata reintrodotta durante l’inter parlamentare del Dl Aiuti bis. Queste due categorie di lavoratori dal 1° agosto sono privi della tutela di legge per il ricorso allo Smart Working: sono dovuti rientrare in presenza, nelle imprese che hanno siglato un accordo aziendale sul lavoro agile con le rappresentanze sindacali secondo le modalità previste dall’intesa. L’unica protezione, in questo periodo, è stata fornita dal Dlgs 105 del 2022 (articolo 4 lettera b), secondo cui i datori di lavoro pubblici e privati che stipulano accordi sul lavoro agile devono riconoscere “priorità” alle richieste formulate dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino a dodici anni, o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità, o alle richieste dei lavoratori con disabilità in situazione di gravità accertata o caregivers.

Docente “esperto”

Sempre in fatto di Pnrr, alla fine di un fitto confronto viene di fatto salvata la figura del “docente esperto”, introdotta dalla riforma connessa al Piano e considerata irrinunciabile dal governo. Le pressioni arrivate da sinistra, Pd in primis, producono solo un cambiamento nominalistico, che trasforma il docente esperto in “docente stabilmente incentivato” nelle progressioni di carriera. Salvando il principio della selezione. Ma il confronto è ancora in corso per introdurre un aggancio esplicito al contratto nazionale.

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